Distretto socio-sanitario, ancora tensione tra sindaci: “Attacco politico mascherato da critica gestionale”

Il sindaco di Monte San Biagio Federico Carnevale
Nell’immagine Federico Carnevale
L’intervento a firma dei sindaci di Sperlonga e Campodimele “offre una visione distorta e strumentale della nascita del Consorzio del Distretto LT4, basata su allarmismi e affermazioni non supportate dai fatti”. Lo dice il sindaco di Monte San Biagio Federico Carnevale, replicando ad Armando Cusani e Tommaso Grossi “per riportare la discussione su un piano di verità e correttezza”.
Un ‘carrozzone’ o una scelta ponderata? “Secondo Cusani e Grossi, il Consorzio sarebbe il frutto della ‘cattiva politica’ e servirebbe solo a mantenere il controllo e il potere. In realtà, la creazione del Consorzio non è stata imposta da un diktat regionale, ma è il risultato di un percorso lungo 5-6 anni in cui tutti i sindaci dei Comuni del Distretto LT4 hanno discusso e valutato le possibili soluzioni per una gestione più efficace dei servizi socio-sanitari”.
“La scelta del Consorzio – prosegue Carnevale – è emersa come la più logica e strutturata, soprattutto in confronto alla formula dell’Associazione dei Comuni, proposta da Cusani e Grossi, che non è adeguata per garantire un coordinamento efficace di un settore così delicato come il welfare. L’Associazione dei Comuni, infatti, è un ente con caratteristiche diverse e non dispone della solidità giuridica e organizzativa necessaria per gestire le risorse e i servizi sociali in modo equo ed efficiente”.
“Dunque, parlare di ‘carrozzone’ è fuorviante: il Consorzio è una scelta tecnica e amministrativa condivisa, nata da un lungo confronto tra le amministrazioni locali, per garantire maggiore efficienza e trasparenza nella gestione del welfare territoriale”.
Controllo delle risorse: chi decide davvero? “Si sostiene che il Consorzio favorirà Fondi e penalizzerà Terracina, che sarebbe ‘marginalizzata’ da un presunto disegno di potere. Anche questa è una mistificazione. Le risorse saranno distribuite equamente secondo criteri stabiliti dalla normativa e non secondo volontà discrezionali. Il Consiglio di Amministrazione sarà controllato dall’Assemblea dei Sindaci, che garantirà equilibrio e trasparenza nelle decisioni. Non esiste un vantaggio esclusivo per Fondi, ma piuttosto un’organizzazione che consente a tutti i Comuni di partecipare in modo paritario alla gestione del welfare territoriale. L’idea di un ‘disegno di potere’ è solo un artificio retorico per screditare un’iniziativa che invece punta a migliorare i servizi”.
Armando Cusani, sindaco di Sperlonga
La questione della parità di genere: una polemica pretestuosa. “L’articolo parla di un’esclusione ‘voluta e deliberata’ delle donne dai ruoli decisionali, il che è del tutto falso. Il Consorzio, come qualsiasi altro ente pubblico, opera secondo regole eque e nel rispetto della normativa vigente in materia di parità di genere. Se nelle nomine future si riscontrerà uno squilibrio, sarà compito dell’Assemblea correggerlo. Tuttavia, insinuare che ci sia un’esclusione deliberata delle donne è una forzatura priva di fondamento”.
I compensi del Consiglio di amministrazione. “L’affermazione più grave e falsa dell’articolo riguarda la presunta libertà dell’Assemblea di stabilire indennità per il Consiglio di amministrazione, descritta come una decisione scandalosa e un ‘assegno in bianco alla politica’. La realtà è ben diversa. Il Consiglio di amministrazione non può percepire compensi per la normativa vigente. Questa è stata proprio una delle questioni discusse nella riunione della conferenza dei sindaci del Distretto LT4. L’Assemblea potrà solo decidere su eventuali rimborsi spese, ma in maniera trasparente e regolata. Non esiste alcun ‘poltronificio’ né costi inutili, perché il Consorzio non comporta nuove indennità fisse per i suoi membri. Questa parte è quindi non solo strumentale, ma anche oggettivamente falsa”.
Il rischio di un ‘nuovo carrozzone’. “Infine, si parla del rischio che il Consorzio diventi una struttura burocratica inefficace e costosa, paragonata al famigerato Consorzio degli Aurunci. Anche qui si fa confusione tra situazioni diverse: il Consorzio LT4 nasce con una governance più controllata e con l’obiettivo di evitare sprechi; non vi è alcuna prova che sarà inefficace, mentre i benefici di una gestione coordinata sono evidenti; affermare il contrario prima ancora che il Consorzio entri in funzione è una pregiudiziale politica, non un’analisi obiettiva”.
La conclusione di Carnevale non si presta a interpretazioni: da Sperlonga e Campodimele è arrivato “un attacco politico mascherato da critica gestionale”. Cusani e Grossi non offrono “un’analisi obiettiva ma è un attacco strumentale, basato su falsità e distorsioni. La creazione del Consorzio LT4 non è né un favore alla ‘cattiva politica’ né un disegno di potere, ma il frutto di anni di confronto tra le amministrazioni locali, che hanno scelto questa formula come la più efficace per la gestione dei servizi sociali”.
“Soprattutto, la questione dei compensi dimostra come si voglia creare allarmismo su un aspetto che è stato già chiarito: nessun membro del Consiglio di amministrazione riceverà indennità, e l’eventuale rimborso spese sarà deciso in modo trasparente dall’Assemblea.
Piuttosto che cercare di screditare l’iniziativa con argomenti infondati, sarebbe più utile lavorare insieme per garantire il successo di questa riforma, a beneficio di tutti i cittadini del Distretto”.