Miele non tracciato, sequestro record e attività pontina chiusa

Nella giornata di giovedì, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) di Latina hanno condotto un’operazione volta a garantire la sicurezza alimentare nel Sud Pontino, portando alla luce gravi irregolarità presso un’azienda apistica della zona. Il controllo, avvenuto nei giorni scorsi, ha messo in evidenza criticità di tipo igienico-sanitario e strutturale nei locali dell’azienda, destinati alla lavorazione e al confezionamento del miele.

Nel corso dell’ispezione, i NAS hanno riscontrato significative carenze nelle condizioni igieniche dei locali e strutture non conformi alle normative vigenti. Per questo motivo, è stato richiesto l’intervento del personale dell’Azienda Sanitaria Locale (ASL) che, verificata la situazione, ha disposto l’immediata sospensione dell’attività.


L’operazione ha portato anche al sequestro amministrativo di circa 5.130 kg di miele, privo di documentazione attestante la tracciabilità. Tale quantità di prodotto, del valore stimato di 45.000 euro, era in commercio senza garanzie riguardo alla provenienza e alla sicurezza per i consumatori. Il valore complessivo dell’azienda chiusa è stimato intorno ai 200.000 euro.

Durante il controllo, sono state anche contestate sanzioni amministrative per un totale di 4.000 euro. Sono attualmente in corso accertamenti per verificare l’origine, la provenienza e l’idoneità al consumo del miele sequestrato, al fine di tutelare la salute pubblica.

L’operazione si inserisce nell’ambito di una serie di controlli del NAS mirati a garantire che le aziende rispettino le normative sanitarie e assicurino prodotti sicuri ai consumatori.