La Polizia di Stato di Latina, nell’ambito dell’incessante attività volta alla tutela delle vittime vulnerabili e delle donne vittime di violenza, nei giorni scorsi è intervenuta a Fondi, traendo in arresto un uomo, presunto responsabile di maltrattamenti e minacce ai danni della ex compagna.
In particolare i poliziotti del Commissariato di Terracina in seguito alla denuncia sporta dalla donna presso l’Ufficio di Polizia, alla luce delle circostanze emerse anche attraverso l’esame del cellulare della vittima, hanno provveduto ad arrestate il suo ex compagno, un giovane classe 2003 originario di Fondi.
La donna, nella giornata di sabato si è recata presso gli uffici del Commissariato di Terracina, dove ha denunciato un contesto di minacce e violenze che avrebbe subito da parte dell’uomo, suo ex compagno nonché padre del figlio minore.
La vittima ha raccontato agli investigatori di aver conosciuto l’uomo nel 2021, dopo un primo periodo di normale relazione, ha raccontato di un cambio drastico nel loro rapporto, con un escalation di violenza e minacce, che si sarebbe aggravata con la nascita del figlio avvenuta nell’anno 2022.
La donna infatti sarebbe stata in svariate occasioni sarebbe stata minacciata di morte dall’uomo, che in un’occasione le avrebbe anche puntato un coltello alla gola ordinandole di non parlare e non urlare e minacciando altresì di portarle via il bambino.
Il culmine della situazione appena qualche giorno fa, quando l’uomo, in seguito ad una discussione, l’avrebbe violentemente percossa tanto da farla portare presso l’ospedale di Terracina, da cui veniva dimessa con una prognosi di 8 giorni.
In seguito a quest’ultimo fatto, l’uomo le avrebbe poi mandato un messaggio sul cellulare, inviandole una foto che lo ritraeva con una pistola in mano, istantanea prontamente salvata dalla donna e mostrata in sede di denuncia.
I poliziotti del Commissariato, appreso quanto narrato dalla vittima, sono dunque prontamente intervenuti presso l’abitazione dell’uomo dove hanno rinvenuto una pistola scacciacani priva del tappo rosso ed in virtù dei messaggi che comproverebbero le minacce e delle dichiarazioni della donna, hanno proceduto all’arresto dell’uomo, che su disposizione del p.m. di turno è stato posto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.
Si ricorda che il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari. Vige pertanto la presunzione di innocenza dell’indagato.