Anche quest’anno davanti al Comando provinciale dei carabinieri di Latina, in largo Caduti di Nassiriya, è stata celebrata la commemorazione della strage avvenuta la mattina del 12 novembre 2003 nell’omonima cittadina irachena, quando una violenta esplosione dilaniò la base militare italiana. Un tragico evento che rappresenta l’attentato più grave subito dai nostri contingenti schierati nelle missioni di pace, condotte in tante aree di crisi e contro il terrorismo transnazionale.
A seguito dell’attentato persero la vita 19 italiani, tra cui 12 carabinieri, 5 militari e 2 civili, oltre a 9 iracheni (tra cui i due autori dell’attentato). “L’estremo sacrificio rappresenta il simbolo dell’impegno profuso dall’Arma dei Carabinieri per la sicurezza, la pacificazione e la stabilità in aree sensibili, consentendo alle popolazioni oppresse di poter sperare in un futuro migliore”, sottolinea il Comando provinciale dell’Arma.
Il comandante Christian Angelillo, alla presenza del prefetto Vittoria Ciaramella, del sindaco di Latina Matilde Eleonora Celentano, di Dario Bellini in rappresentanza del presidente della Provincia, degli appartenenti all’Associazione Nazionale Carabinieri, dei militari del locale Comando carabinieri e del parroco don Francesco, della Parrocchia di San Marco di Latina, ha commemorato il tragico evento con una breve e toccante cerimonia tenutasi nel corso della mattinata mercoledì, deponendo una corona al monumento dedicato alle vittime della strage.
Alla cerimonia hanno partecipato anche gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Don Milani” di Latina (due classi della 4^ elementare).
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