Il tre volte Oscar Vittorio Storaro emoziona il pubblico del Fondi film festival

Una delle icone della cinematografia mondiale ha impreziosito la XXIII edizione del Fondi film festival – Riviera d’Ulisse con un incontro durato quasi due ore che ha emozionato il folto pubblico presente: mercoledì scorso, infatti, l’ospite d’onore della rassegna organizzata dall’Associazione Giuseppe De Santis è stato Vittorio Storaro, che ha tenuto una seguitissima ed emozionante conversazione su arte figurativa e cinema.

Da Mantegna a Bacon, passando per Caravaggio, Deineka e Magritte, Storaro ha commentato alcune delle opere, proiettate sul grande schermo della Sala Carlo Lizzani, che hanno ispirato la sua attività d’indagine e di studio nel rapporto tra la Cinematografia e le altre arti. E poi, con la proiezione di clip tratte dai film proposti in retrospettiva – da “Il conformista” di Bertolucci a “La ruota delle meraviglie” di Woody Allen – nel corso della conversazione con il direttore artistico del festival Marco Grossi è emerso il suo approccio filosofico all’immagine, che lo ha portato alla «costruzione di un piano espressivo attraverso cui la dinamicità dell’immagine ha giustamente rivendicato il suo ruolo rispetto alla temporalità narrativa, all’impianto diegetico dei film», come ha affermato Grossi.


Il tre volte premio Oscar – per “Apocalypse Now”, “Reds” e “L’ultimo imperatore” – non ha mai smesso di studiare per affinare al meglio la propria tecnica, sempre però al servizio del regista. «Il cinema non è mai verità, è sempre interpretazione», sono state le parole del “cinematografo”, così come vorrebbe farsi chiamare, ossia “colui che scrive con la luce”, perché “direttore della fotografia” è una qualifica errata e Storaro lo ha ribadito spiegando l’etimologia della parola. La serata è stata impreziosita con il racconto di aneddoti appassionanti e divertenti che Storaro ha regalato al pubblico, dal rapporto con Marlon Brando sul set di “Apocalypse Now” alla realizzazione della scena del mito della caverna ne “Il conformista”.