Almeno mille persone a sfidare la pioggia battente, per i funerali del 20enne di Fondi Mirko Fiordigiglio, deceduto lunedì nell’ospedale San Camillo di Roma, dove era stato trasportato la sera precedente in gravissime condizioni dopo essere stato stato travolto da una Smart sulla provinciale per Lenola, che il giovane stava percorrendo in sella alla sua bici elettrica.
L’ultimo saluto terreno al 20enne si è tenuto venerdì pomeriggio presso la chiesa della frazione di San Magno, stracolma: la maggior parte dei convenuti ha dovuto attendere all’esterno, affollando via Ponte Gagliardo e le strade collegate. Un fiume di persone in lutto, a stringersi attorno al papà Fabrizio e alla sorella Gaia nel vivido ricordo di un ragazzo gioviale e amico di tutti, strappato alla vita in maniera tanto tragica e prematura.
Al termine della funzione religiosa la bara bianca, trasportata dalla Capitale dalle onoranze funebri Viola&Zomparelli, è stata accolta da lunghi applausi e da innumerevoli palloncini dello stesso colore del feretro, volati in aria nonostante il maltempo. In cielo si è librato anche un gruppo di palloncini giallorossi, in onore della squadra del cuore di Mirko, la Roma, compagine calcistica a cui in qualche modo doveva il soprannome – “Magico” – e ricordata pure con una canzone lanciata a tutto volume all’uscita dalla chiesa. Non solo: al momento della tumulazione nel cimitero comunale, situato a non molta distanza dal luogo dell’incidente risultato fatale al 20enne, la bara è stata coperta proprio da una maglia della stessa squadra. Una serie di strazianti tributi accompagnati dal nomignolo di Mirko, scandito a gran voce a più riprese dal padre e da alcuni dei migliori amici dello scomparso, seguito volta per volta da un mesto scrosciare di mani spontaneo.