Continua la diciannovesima edizione del Jazzflirt festival, proposta dall’Associazione Jazzflirt-Musica & altri Amori nell’ambito della manifestazione “Caposele … che spettacolo”, sostenuta dal Comune di Formia e con il contributo della Regione Lazio.
Venerdì 28 luglio è il turno della band Quintorigo con Trilogy, un sentito, filologico omaggio sperimentale a Frank Zappa, Jimi Hendrix e Charles Mingus. Il rock, il blues, il jazz, letti, riletti, stravolti, scomposti e ricomposti, attraverso le infinite influenze che sottendono la musica di queste tre icone, ispiratrici e maestre di tanti artisti del panorama musicale dell’ultimo millennio.
“Parlare di musica è come ballare di architettura”, questo celebre aforisma dell’eclettico e geniale Frank Zappa sintetizza l’oggettiva impossibilità di sovrapporre concetti e strutture verbali all’arte dei suoni, senza rischiar d’incorrere nel vizio dell’impoverimento, dell’equivoco sinestetico, dell’incongruenza semantica. Parlare dei Quintorigo, definire la loro estetica, descrivere le loro modalità di approccio compositivo, il loro substrato culturale e la mixture delle loro influenze artistiche, mettere un’etichetta al loro sound, rappresentano da sempre un arduo esercizio praticato da critici, musicologi, giornalisti, estimatori o detrattori.
Trilogy nasce da tre produzioni discografiche dei Quintorigo: Play Mingus, Quintorigo Experience, dedicato al genio musicale di Jimi Hendrix e Around Zappa, tributo al grande musicista americano.
Trilogy nell’omaggiare questi tre mostri sacri della musica, riporta messaggi quanto mai attuali, nonostante il passare degli anni: il rifiuto delle discriminazioni razziali molto evidente in Mingus, ma presente anche nell’opera di Hendrix e il pacifismo, minimo comune denominatore di Mingus, Hendrix e Zappa, inteso come contestazione della politica aggressiva e di guerra, un messaggio che ancora oggi non è stato recepito.
L’apertura della serata è affidata ad Andrea Masone.
E’ una videocassetta dei mondiali di scratch, vista a 12 anni, la scintilla che gli accende l’amore per il djing. Alle superiori arrivano i primi dischi e quando un amico dj lo invita a provare a suonare e gli da i suoi primi technics si ritrova finalmente proiettato nel mondoche tanto lo affascinava.
Quello che lo spinge a suonare è l’idea di trasmettere ciò che ama a chi ascolta: nei suoi dj set, infatti, emerge l’amore originario per la black music, dall’hip hop al funk e al soul e al jazz, ma ci si trova ogni sonorità o contaminazione che lo incuriosisce, senza distinzione di genere o di epoca.