Come funzionano gli investimenti green

Il settore della Green Economy rappresenta ormai uno dei comparti più fertili per poter investire, complice anche la crisi energetica conseguente alla guerra in Ucraina dello scorso anno che ha spinto ancor di più la sostenibilità, facendola diventare il fulcro delle politiche economiche dei governi di ogni Paese del Mondo.

In questo contesto, grazie alle caratteristiche proprie dell’Economia Verde, gli investitori hanno l’opportunità di allocare i propri capitali in innumerevoli tipologie di investimento, potendo contare su un profilo di rischio contenuto, come abbiamo avuto modo di constatare durante la pandemia, nella quale la finanza green è riuscita ad avere una tenuta migliore rispetto a quella tradizionale essendo i progetti sostenibili decorellati dall’andamento dei mercati azionari, e un livello di rendimenti molto elevato, grazie ai profili imprenditoriali molto affidabili e solvibili delle aziende proponenti.


Inoltre, anche chi non è definibile esperto del settore, ha la possibilità di investire anche piccole somme per finanziare iniziative basate sulla sostenibilità, stando però molto attento ad alcune variabili del mercato di riferimento e scegliendo la soluzione più adatta al proprio profilo di investimento.

Come investire nella Green Economy

Gli investimenti “green”, come noto, sono quelli che mirano a finanziare progetti e aziende che adottano pratiche sostenibili, come ad esempio la produzione di energia rinnovabile, la riduzione delle emissioni di gas serra, la gestione sostenibile delle risorse naturali, etc. Queste modalità di allocazione di capitali sono progettate per generare un impatto positivo sull’ambiente e sulla società, oltre a fornire un rendimento finanziario che generalmente risulta essere più alto rispetto alle altre tipologie di investimento, essendo spesso decorellati dall’andamento dei mercati finanziari.

Ci sono diversi tipi di investimenti “green”, tra cui i più diffusi sono:

  • Obbligazioni verdi: sono obbligazioni emesse da enti pubblici o privati per finanziare progetti a basso impatto ambientale, ad esempio la costruzione di impianti di energia rinnovabile, l’efficienza energetica degli edifici, la gestione delle risorse idriche.
  • Fondi di investimento sostenibili: sono per l’appunto fondi che investono in aziende che adottano buone pratiche ambientali, sociali e di governance (ESG). Questi fondi possono investire in diversi settori, come ad esempio l’energia rinnovabile, il trasporto pubblico e l’efficienza energetica.
  • Azioni di aziende sostenibili: è possibile acquistare azioni di aziende impegnate nella sostenibilità che possono operare in diversi settori per la diffusione di tecnologia “pulita”, riduzione delle emissioni nocive, utilizzo sostenibile delle risorse.
  • ETF (Exchange Traded Fund) sostenibili: sono fondi negoziati in borsa che investono in aziende che adottano pratiche sostenibili. Gli ETF sostenibili possono investire in diversi settori e zone geografiche. Ad oggi questa tipologia è una delle preferite degli investitori e, non a caso, questi fondi risultano essere quelli che riescono a raccogliere maggiori risorse finanziarie.
  • Crowdfunding: è possibile investire per finanziare progetti green, iscrivendosi a piattaforme di crowdfunding che quotidianamente propongono nuove possibilità di investimento sostenibile.

L’importanza dell’informazione

Prima di iniziare a investire nel settore della Green Economy è necessario valutare attentamente il proprio profilo di investimento e conoscere le dinamiche che caratterizzano il mercato, così da individuare la soluzione più adatta a ogni singola esigenza.

In generale, l’investitore che si affaccia nel mondo della sostenibilità per la prima volta dovrebbe informarsi sulle tipologie e su come funzionano gli investimenti green, attingendo dai tanti portali qualificati presenti online che possono aiutare ad avere una piena consapevolezza del settore, per poi definire i propri obiettivi, sia a livello finanziario che per quel che riguarda l’impatto positivo sull’ambiente.

Una volta che si ha una panoramica esaustiva si passa alla scelta dell’investimento, individuando quello che fa la caso nostro tra le diverse opzioni, di cui abbiamo parlato in precedenza, come fondi di investimento sostenibili, ETF (Exchange Traded Fund) sostenibili, azioni di aziende sostenibili o obbligazioni verdi.

In ogni caso è sempre bene rivolgersi a un professionista, in particolare nei casi in cui si è alle prime armi con gli investimenti sostenibili, così da usufruire di un’assistenza di un consulente esperto nel settore della finanza green.

Foto di eko pramono da Pixabay