Dopo quasi quarant’anni di carriera al servizio dello Stato e del cittadino, gli ultimi 25 trascorsi a Fondi, il maresciallo dei carabinieri Vincenzo La Rocca appende le mostrine nell’armadio e saluta la Benemerita. Scoccati i sessant’anni, compiuti venerdì 7 luglio, il sottufficiale nativo di Napoli è andato in pensione, lasciando la Tenenza della Piana al termine di un percorso lungo e ricco di soddisfazioni, tanto professionali quanto umane.
Una storia appena ripercorsa anche dal Comune di Fondi, che in occasione del passaggio in quiescenza ha voluto omaggiare La Rocca con una targa simbolica: “Ha dedicato gli ultimi 25 anni della sua carriera a combattere l’illegalità nella città di Fondi, dimostrando grande attaccamento alla professione, dedizione, determinazione e intuito investigativo”, hanno ricordato il sindaco Beniamino Maschietto e il vice Vincenzo Carnevale a margine del tributo. Non mancando di sottolineare quanto il lavoro di La Rocca sia stato “apprezzato nell’ultimo quarto di secolo dai cittadini in primis, ma anche dai sindaci che si sono succeduti, dai colleghi e dalle altre forze dell’ordine con le quali ha sempre collaborato all’insegna della sicurezza, della legalità e del bene comune”.
La carriera di La Rocca muove i primi passi nel febbraio del 1985, e dopo l’arruolamento nell’Arma presta servizio per otto anni in varie Stazioni di Roma. Ormai appuntato, all’inizio del 1997 vince il concorso per sottufficiali e frequenta la Scuola allievi sottufficiali dei carabinieri di Vicenza, dove rimane fino a giugno di quell’anno. Diventato maresciallo, a settembre del 1997 viene trasferito all’odierna Tenenza di Fondi, dove come anticipato ha prestato servizio fino all’ultimo giorno da effettivo, congedandosi con il grado di luogotenente carica speciale. Una permanenza nella città pontina contraddistintasi per arresti, sia per reati minori che per fatti più gravi, ma anche per il profondo legame instaurato con la comunità: “Le persone che lo hanno conosciuto hanno stima del sottufficiale soprattutto perché si è sempre dimostrato disponibile ad ascoltare chi era in difficoltà, con grande umanità, oltre che professionalità”, testimoniano dalla Piana.