Lo champagne è un vino preparato secondo il metodo classico e nell’omonima Regione francese. Anche in Italia numerosi vini si preparano in questo modo, ma non possono essere chiamati champagne, perché le uve non provengono dalla suddetta Regione francese, come da disciplinare di produzione dello champagne originale. Chiaramente usare il medesimo metodo per produrre un vino porta a risultati che potremmo definire simili, ma non uguali; il terroir, ossia il microclima di una specifica zona e i nutrienti contenuti nel terreno di coltivazione, differisce tanto da zona a zona e modifica significativamente gli aromi delle uve e dei vini.
Quanto costano questi vini
I fattori che si considerano quando si decide il prezzo di una bottiglia di vino sono numerosi. A partire ovviamente dall’effettivo costo delle uve, che in alcuni casi può essere decisamente molto più elevato che in altri. Ci sono cantine che spingono le viti a produrre il massimo possibile, per poi vinificare tutto il raccolto. I disciplinari dello champagne e quelli delle bollicine prevedono invece una produzione massima per ettaro molto contenuta, così come spesso una raccolta anticipata, per ottenere uva ideale per produrre quello specifico vino. Non si deve poi dimenticare che mentre alcune uve sono raccolte, vinificate e permettono di ottenere un vino vendibile nell’arco di pochi mesi, per vini prodotti con il metodo classico si ottiene una bottiglia vendibile in un minimo di 3-4 anni, per non parlare poi dei vari millesimati e riserve. Trovare uno champagne in offerta è quindi spesso un’ottima occasione, perché permette di gustare un vino prodotto con cura e attenzione spendendo somme relativamente basse. Aprire una bottiglia in più è così possibile senza preoccuparsi troppo se non è un’occasione speciale.
Abbinare champagne e bollicine
Dopo aver acquistato una bottiglia di champagne è consigliabile consumarlo in abbinamento ai cibi giusti, perché ciò che si ha nel bicchiere e ciò che si ha nel piatto funzionino in sinergia, esaltandosi l’un l’altro. Posto che lo champagne e le bollicine si possono tranquillamente bere a tutto pasto, è vero comunque che lo champagne rimane un vino perfetto per i frutti di mare, i crostacei, le conchiglie. È particolarmente adatto anche con carpacci e tartare, così come con tutte quelle ricette di mare e di terra che prevedono una cottura molto leggera. Lo champagne è ideale anche con piatti a base di funghi e con vari tipi di pesce. Molti lo apprezzano anche in abbinamento con i formaggi stagionati, o comunque che sprigionino aromi molto intensi. Al termine del pasto una bottiglia di champagne è ideale con tutti i dolci a base di cioccolato, così come con i grandi lievitati della tradizione.
Quale bollicina?
Con il metodo classico si possono produrre vini che hanno diverse caratteristiche, specificate solitamente in bottiglia. Brut, demi-sec, extra brut o il più nostrano satin sono tutti aggettivi che si stampano sulle bottiglie di metodo classico francese, italiano e non solo. Indicano la quantità di zucchero aggiunta per ogni bottiglia prima di prepararla alla vendita, dopo la seconda fermentazione. Questo elemento va a modificare in maniera sensibile l’aroma del vino, che nel caso di un demi-sec tende ad avere un retro gusto più dolciastro mentre è fortemente acidulo in un extra brut o in un pas dosè. Questo consente al sommelier di calibrare l’acidità del vino in modo da accompagnarlo al meglio a ogni piatto; si tende a prediligere un tono zuccherino maggiore per i dessert, mentre un brut è perfetto con piatti a base di pesce crudo.