Tutti d’accordo. Nei giorni scorsi, superando gli steccati politici, a circa vent’anni dalla sua adozione l’amministrazione di Spigno Saturnia ha richiesto una revisione del Piano regolatore generale. Un modo per mettere “il territorio al centro della discussione”, e per “rilanciare la crescita e lo sviluppo del paese”.
“Risulta evidente che dopo oltre 20 anni – spiegano i consiglieri – lo strumento urbanistico del nostro paese risulta inadeguato non riuscendo a tener conto delle mutate esigenze del territorio e della popolazione, delle trasformate condizioni socio-economiche legate al depauperamento abitativo delle zone e della recessione economica”.
Nel documento presentato, si evidenzia la necessità di attualizzare le disposizioni del Prg (inizio lavori intorno agli anni 2000) per consentire un più organico sviluppo del territorio e dell’indotto socio-economico, passando in primis attraverso la revisione dei vincoli maggiormente impattanti sul settore edilizio, come i piani di lottizzazione o la caratterizzazione delle zone agricole/edificabili.
Per questo è stato dato unanime indirizzo alla Giunta di affidare mandato all’Ufficio Tecnico, affinché effettui le verifiche circa l’attuazione e lo sviluppo del Prg avvalendosi anche di estrazione di dati nella sua zonizzazione.
La decisione bipartisan del consiglio comunale di Spigno Saturnia, riunito in seduta ordinaria partendo dal recepimento di una specifica mozione proposta in maniera trasversale da consiglieri di minoranza e di maggioranza, “ha messo il punto sulla necessità di un profondo ripensamento all’interno del Comune, con l’obiettivo di mettere in campo le migliori strategie per assicurare lo sviluppo in termini di attrattività e competività al passo con i tempi anche di una città a misura d’uomo come Spigno Saturnia”, sottolineano dall’assise locale.