La Val Venosta in mountain bike: suggerimenti per una vacanza attiva

Il Trentino-Alto Adige è una regione amata da tutti gli appassionati di ciclismo e di mountain bike; non può essere altrimenti dal momento che sono moltissimi i percorsi studiati per i bikers, così come numerose sono le strutture ricettive organizzate per accogliere nel migliore dei modi ciclisti di ogni categoria, dai principianti ai più esperti; questo bike hotel in Alto Adige, per esempio, si trova a Laces, in uno dei territori ciclistici più vari e diversificati: la Val Venosta, che molti considerano la mecca di tutti gli appassionati di ciclismo, mountain bike, downhill, freeride, enduro e all mountain.

Val Venosta: la lunga stagione della mountain bike

La Val Venosta è un territorio caratterizzato da un clima mite e, mediamente, le giornate assolate in un anno sono circa 300-315; questo fa sì che la stagione ciclistica sia piuttosto lunga e piacevole: si apre infatti ad aprile e si chiude a novembre. Innumerevoli sono i percorsi che si possono percorrere con le due ruote ed il bello è che c’è spazio per tutti, principianti ed esperti; anche le famiglie possono godere delle bellezze della valle girando in bici. Partiamo proprio da queste ultime suggerendo la ciclabile della Val Venosta, uno degli itinerari altoatesini più apprezzati dai gruppi familiari.


Per le famiglie con i bambini piccoli, il punto migliore per iniziare il giro in bici è la stazione ferroviaria di Malles; da qui si potrà arrivare nella città di Merano con molta tranquillità e senza particolari sforzi dato che il dislivello del tracciato è di circa 750 metri. Questo tratto, considerando alcune soste, potrebbe essere percorso nel giro di circa 6 ore. Anche se il percorso è facile, qualcuno potrebbe essere preoccupato dalla sua lunghezza; in questo caso una buona idea potrebbe essere quella di noleggiare una bicicletta con la pedalata assistita.

Chi ha bambini molto piccoli può trasportarli con il carrellino o con il seggiolino; quelli più grandicelli possono al limite utilizzare la bici a pedalata assistita. Comunque sia non è necessario fare tutto il percorso (circa 60 km); si possono riconsegnare le bici in diversi punti e tornare in treno. Sarà un’esperienza indimenticabile, anche perché lungo il percorso il panorama è davvero bellissimo e si incontrano paesi e luoghi che meritano senz’altro una visita; ne citiamo solo alcuni: Glorenza, i laghetti di Prato allo Stelvio, Naturno, Nablà e tanti altri ancora.

Per i più esperti i tracciati in Val Venosta si sprecano e il primo consiglio che possiamo dare è quello di informarsi con i gestori del proprio bike hotel che sapranno suggerirvi quelli più affascinanti e intriganti. Da parte nostra ci limitiamo a suggerirne uno molto apprezzato dai bikers, ovvero il Tour Pian dei Morti. Questa a grandi linee la descrizione: da Resia (che peraltro merita una visita) si deve procedere in direzione nord, oltre il confine austriaco. Circa mezzo km prima della stazione a valle della cabinovia Bergkastel (che si trova a Nauders) si gira verso destra su una strada ghiaiosa piuttosto ripida fino a quando non si arriva alla stazione a monte. Da qui comincia la parte più interessante e affascinante del tour: si ritorna sul sentiero della salita fino alla Bergkastelalpe e si procede verso sinistra fino alla torbiera alta Pian dei Morti e agli sbarramenti anticarro. Qui si potranno usare i percorsi trail o la strada forestale: attraversati gli sbarramenti potremo ammirare uno scenario bellissimo sulla Val Venosta. Proseguiamo verso Resia utilizzando il tecnico e impegnativo Bunker Trail (S2), con il successivo Etsch Trail (S1) che si immette nel bosco; in alternativa si può usare la strada forestale fino a Resia.

Foto di Piero Manarolla da Pixabay