Cos’è la magnetoterapia: guida rapida alle terapie magnetiche

Nell’ambito della medicina alternativa, troviamo numerose informazioni sulla magnetoterapia, alcune contrastanti fra loro. Ma che cos’è la magnetoterapia davvero?

In questa breve guida vogliamo fare il punto della situazione sull’argomento, definendo a cosa serve la magnetoterapia e quali sono i benefici che apporta, così come le controindicazioni del caso.


Ancora, porteremo a sostegno numeri e studi scientifici sul tema, così da avere un quadro chiaro e sintetico sulle terapie magnetiche.

Che cos’è la magnetoterapia?

La magnetoterapia è una terapia di tipo elettromagnetico, che sfrutta i campi magnetici generati da appositi macchinari per agire su molteplici problematiche di salute.

Nella pratica, vengono applicati speciali solenoidi direttamente sull’area da trattare, così da stimolare le funzioni nervose, la crescita cellulare e il flusso sanguigno.

In altri casi, a seconda dell’apparecchio utilizzato, il paziente può essere sistemato all’interno e/o in prossimità del macchinario stesso. Quest’ultimo sarà così puntato sulla zona da trattare.

Tipologie di applicazione

Anche se sembra un argomento molto moderno, in realtà i primi studi ed esperimenti con la magnetoterapia risalgono alla fine del 700 e l’inizio dell’800 con il mesmerismo.

Dopo una lunga fase di stasi e di studi non propriamente approfonditi, la ricerca sull’argomento è ripresa in maniera più puntuale dopo la Seconda guerra mondiale e, a tutt’oggi, continua con notevole interesse da parte del mondo accademico.

Per definire al meglio che cos’è la magnetoterapia è importante precisare che attualmente la tecnologia in nostro possesso prevede 3 differenti tipologie di magnetoterapia:

  1. Statica
  2. A bassa frequenza
  3. Ad alta frequenza

 

1# Statica

La magnetoterapia statica è la forma meno utilizzata, perché rivelatasi meno efficace rispetto a quelle a bassa ed alta frequenza, definite nell’ambito della vera e propria elettromagnetoterapia.

Questa tipologia a campo stabile utilizza magneti con un’intensità che va da molto bassa (100-300 Gauss) a massima (7000-12.300 Gauss).

2# A bassa frequenza

La magnetoterapia a bassa frequenza PEMF (pulsed electromagnetic fields) contempla l’utilizzo di un solenoide da applicare sull’area da trattare, che produce impulsi costanti di corrente elettrica per generare un campo magnetico.

Tale campo magnetico va ad agire a livello cellulare, favorendo la naturale eliminazione dei rifiuti metabolici.

È usata soprattutto per favorire l’assimilazione del calcio e per stimolare la calcificazione ossea.

3# Ad alta frequenza

La magnetoterapia ad alta frequenza contempla l’uso di onde radio a largo spettro, con frequenze comprese fra i 18 e i 900 MHz.

Chiamata anche magnetoterapia a radio frequenza AF, va a migliorare ed aumentare la risposta immunitaria delle cellule, contrastando dolori e patologie varie (che vedremo a breve).

Come agisce

Dopo una prima panoramica su cos’è la magnetoterapia, passiamo ad un altro importantissimo punto: come agisce la magnetoterapia sul corpo umano.

La generazione del campo magnetico provocata dagli impulsi elettrici del macchinario va a regolarizzare l’equilibrio elettrochimico delle cellule, ottimizzando la permeabilità della membrana cellulare.

Ciò si traduce in una diminuzione localizzata del dolore, un miglioramento della circolazione sanguigna e, di conseguenza, una riduzione progressiva dell’infiammazione e/o una velocizzazione della riparazione del tessuto osseo.

Secondo alcuni studi, i campi magnetici prodotti dall’azione della magnetoterapia, andando ad influenzare la produzione dei neurotrasmettitori, possono avere anche un effetto antidepressivo, stimolando la generazione di serotonina e delle endorfine.

Più nel dettaglio, con la magnetoterapia agisce in tutti quegli ambiti in cui vi siano disturbi di carattere articolare, reumatico o muscolare come ad esempio:

  • Fratture
  • Osteoporosi
  • Tunnel carpale
  • Lesioni della cartilagine
  • Infiammazioni muscolari
  • Artrite
  • Algodistrofia
  • Reumatismi
  • Cervicalgia
  • Mal di schiena
  • Fibromialgia

Benefici della magnetoterapia

I benefici della magnetoterapia sono molteplici, in quanto è possibile curare differenti patologie, sia croniche, che passeggere.

In genere, i trattamenti hanno tempi medio-lunghi, poiché la riduzione della problematica avviene in maniera “naturale”, ovvero attraverso una stimolazione forzata di un processo biologico naturale.

Ciò si traduce sia in un ampio spettro di problematiche da poter curare, che in un rischio pari a zero di effetti avversi.

Inoltre, c’è da precisare che la magnetoterapia è completamente sicura e che, grazie alle nuove tecnologie, è possibile anche effettuarla anche a domicilio con il noleggio.

Aziende specializzate come www.magnetopro.it, una delle più note ed affidabili del settore, consentono di noleggiare a domicilio apparecchi per la magnetoterapia di ultima generazione, per eseguire i trattamenti domiciliari direttamente a casa propria.

Chiaramente, la magnetoterapia domiciliare deve essere consigliata e gestita (numero di terapie, frequenza da adottare, ecc.) dal proprio medico curante e va evitato caldamente il fai da te.

Ricordiamoci che parliamo pur sempre di una terapia medica, dunque non si può improvvisare assolutamente nulla.

Non è il caso che www.magnetopro.it fornisca un ulteriore servizio in merito, ovvero una consulenza telefonica sempre attiva con un fisioterapista certificato, che potrà dare informazioni e consigli ulteriori sull’uso degli apparecchi presi a nolo.

Tale plus è indicativo non solo della completezza del servizio offerto, ma soprattutto della necessità per l’utente di non restare mai senza le informazioni necessarie nell’usare macchinari specialistici per la propria salute.

Controindicazioni

Esistono delle controindicazioni alla magnetoterapia? Quali sono?

Pur trattandosi di terapie sicure, la magnetoterapia è da evitare nelle donne in gravidanze e nei soggetti portatori di pacemaker e simili.

Nel primo caso, il campo magnetico potrebbe interferire con lo sviluppo del feto.

Nel secondo caso, invece, potrebbe interferire con il funzionamento dell’apparecchio.

Viene altresì sconsigliata a soggetti che soffrono di epilessia, alcune malattie infettive, tubercolosi, insufficienza coronarica, psicopatologie, disturbi alla tiroide, sindromi endocrine e a chi è affetto da cancro.

Studi di settore

Numerosi sono gli studi scientifici sulla magnetoterapia e i suoi benefici: vale la pena menzionarne alcuni.

Uno studio del 2008 promosso dall’Università del Missouri e pubblicato su NIH (National Library of Medicine) ha analizzato gli effetti dei campi magnetici sulla guarigione delle ferite.

La ricerca ha evidenziato come l’uso dei magneti abbia velocizzato la guarigione delle ferite di ben 5 giorni, rispetto al gruppo fittizio e quello di controllo.

Molto interessante si rivela altresì uno studio innovativo del 2003, pubblicato su PubMed, della Energy Medicine Developments.

Tale studio ha analizzato i benefici della magnetoterapia nei soggetti affetti da sclerosi multipla. I risultati sui soggetti della ricerca sono stati notevoli, anche se è necessario approfondire ancora lo studio, per avere un campione di dati più ampio.