Crematorio a Fondi, l’amministrazione: “Costituzione in giudizio atto dovuto”

Il progetto dell'impianto di cremazione a Fondi

A Fondi continua il botta e risposta tra il Comune e il fronte del ‘no’ attorno al discusso progetto per la costruzione di un impianto di cremazione.

All’ultimo attacco all’operato amministrativo – arrivato da Azione, che contestava in particolare il mandato conferito a un avvocato per opporsi al ricorso contro l’opera presentato al Tar da un privato – il sindaco Beniamino Maschietto e i suoi sodali rispondono spiegando le motivazioni alla base della costituzione.


“Con il ricorso proposto, non si mette in discussione solo il crematorio ma, al contrario, si impugna anche un importante strumento di pianificazione, qual è il PRUA, che nulla ha a che vedere con il forno crematorio e la cui eventuale sospensione avrebbe effetti pregiudizievoli sulla città. In realtà basta leggere il ricorso per capire che i ricorrenti prendono spunto dal progetto del crematorio per tutelare interessi edificatori; il che è legittimo, a condizione di non strumentalizzare la vicenda del crematorio per altri interessi, coinvolgendo nell’impugnazione anche il PRUA. La costituzione in giudizio era dunque atto dovuto e necessario per il Comune di Fondi al fine di impedire lo stallo, non già del crematorio, ma della nuova pianificazione Urbanistica che interessa una vasta area e che nulla a che vedere con l’impianto”.