Sul forno crematorio Azione accusa: “Basta bugie”

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Ancora polemiche politiche a Fondi per quanto riguarda il progetto dell’impianto di cremazione dei defunti. L’intervento del partito di Azione sul tema è davvero a gamba tesa sall’Amministrazione comunale, parlando di “bugie” da parte della maggioranza a guida del sindaco di Fondi Beniamino Maschietto.

LA NOTA DI AZIONE FONDI


Il prossimo 5 aprile presso il TAR di Latina si discuterà sulla richiesta di sospensiva, presentata dal Comitato NO FORNO con primo firmatario il segretario di Azione di Fondi Paolo De Bonis, per bloccare l’iter per la realizzazione del forno crematorio accanto al nostro cimitero monumentale.
Ricordiamo che lo stesso Comitato formato da cittadini provenienti da tutte le estrazioni politiche sta raccogliendo le firme per la petizione, da presentare al Comune di Fondi, che chiede di non procedere alla realizzazione di tale sciagurato forno.
Ebbene Azione è venuta in possesso della deliberazione n. 88 del 21-03-2023 della Giunta Municipale con la quale è stato conferito all’Avvocato Giovanni Malinconico – uno dei massimi esperti della giustizia amministrativa nella Provincia di Latina – l’incarico di resistere dinanzi al TAR Lazio, sezione di Latina nel ricorso presentato dal Comitato NO FORNO.
Quindi non è vero, come ha provato a far intendere il Sindaco con giri di parole ed appigli tecnici nel comunicato del 21.3.2023  (guarda un po’ lo stesso giorno della delibera di conferimento dell’incarico all’avv. Malinconico), che il Comune di Fondi avrebbe avuto qualche ripensamento in merito alla realizzazione del forno crematorio, al contrario si sta battendo come un leone, ma con i soldi dei fondani, per andare avanti nell’iter realizzativo.

Se veramente l’Amministrazione comunale avesse voluto sospendere la realizzazione del forno crematorio, come riportato nel citato comunicato: ”Allo stato dell’arte gli Uffici comunali stanno effettuando una verifica sulla congruità dell’opera e sulla sua compatibilità progettuale alla luce di una serie di elementi di novità rilevati nel progetto, che hanno portato gli uffici a sospendere il procedimento amministrativo.”
sarebbe bastato non costituirsi contro il ricorso presentato dal Comitato NO FORNO. Ricordiamo che il ricorso è finanziato con una raccolta fondi spontanea dei cittadini fondani, mentre l’Amministrazione con i NOSTRI SOLDI sta pagando uno dei migliori avvocati della Provincia di Latina per non far concedere dal TAR la sospensiva e quindi per andare avanti con la realizzazione del forno crematorio. A qualcosa dovevano pur servire gli aumenti indiscriminati delle tariffe dell’IMU.

Sindaco e membri della giunta comunale ve lo ricordiamo ancora una volta: il forno crematorio non si farà perché i fondani non lo vogliono e non è una questione politica, come volete far credere, ma una questione di buon senso e VERO interesse per la salute dei FONDANI.

E vi intimiamo ancora: BASTA BUGIE! Se non ne siete capaci dimettetevi pure, per come state gestendo le cose, pochi si strapperanno le vesti.