La società agricola pontina Agresti 1902 si è aggiudicata il premio Miglior Dop Colline Pontine 2023. Il riconoscimento è stato assegnato nell’ambito della XVIII edizione del concorso L’Olio delle Colline, organizzato dalla Capol a cui hanno preso parte 293 oli.
“Avere ottenuto il riconoscimento di Miglior Dop Colline Pontine 2023 – sottolinea Francesco Agresti, titolare della società agricola che ha sede a Sabaudia e oliveti a Itri e Sonnino – ha per noi un elevato valore simbolico perché sintetizza in modo esemplare la filosofia che guida la nostra azienda agricola: legame con il territorio e la comunità di cui siamo espressione, e valorizzazione della produzione olivicola autoctona. Sebbene il disciplinare della Dop preveda la possibilità di poter utilizzare altre cultivar, oltre all’Itrana, fino a una percentuale del 50%, in coerenza con la nostra visione il nostro extravergine Dop è prodotto da Itrana in purezza, così da avere un evo che sia espressione delle Colline Pontine, inimitabile al di fuori di questo contesto territoriale, che è caratterizzato da un areale tra i più vasti in Italia per omogeneità di condizioni geografiche, una terrazza inclinata verso il mare con terreni da rocciosi a ciottolosi estesa oltre 100 km”.
La Dop Colline Pontine Agresti 1902 all’olfatto si presenta come un fruttato medio dal bouquet straordinario, si apre con un’intensa aromaticità espressa dalla foglia del pomodoro e dalle nette sensazioni erbacee di rucola e basilico fresco.
Al gusto si propone con note vegetali vellutate che stimolano il palato, una gradevole persistenza del retrogusto di pomodoro verde; piacevoli note piccanti condiscono i sentori vegetali di pomodoro, lattuga e peperone giallo. Estremamente armonico e dal finale elegante.
“Quest’anno – aggiunge Agresti – le condizioni climatiche hanno inciso in modo significativo sull’andamento produttivo. La nostra Dop Colline Pontine è stata prodotta in quantità limitate, in gran parte già direttamente vendute o prenotate da clienti esteri che mostrano in particolare di apprezzare l’equilibrio e l’armonicità della nostra cultivar Itrana, oltre al caratteristico sentore di pomodoro e la nota tipica di erbaceo fragrante. Per il mercato italiano ne restano, purtroppo, disponibili ancora solo poche bottiglie”.