Maxi-incendio, mercoledì pomeriggio, all’ex dogana di Aprilia, già Freddindustria. Delle fiamme che hanno dato origine a una densa nube nera che in poco tempo si è stagliata sulla città. Si sono sviluppate intorno alle 15.30 in via Enna, avvolgendo diversi capannoni in disuso. Da una prima stima almeno quattro, ciascuno di circa 1500 metri quadrati. Scattato l’allarme, si sono precipitati sul posto i vigili del fuoco del distaccamento locale, supportati da mezzi inviati dalla Comando di Latina. In serata l’intervento era ancora in corso, per un rogo su cui si sono subito accesi i riflettori: come aveva segnalato tre anni fa l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale amianto, i capannoni interessati sono infatti ricoperti di amianto.
“La nube tossica visibile anche dalla Pontina è composta da diossine e altri componenti cancerogeni e tossico nocivi”, scrivono dall’associazione presieduta da Bonanni. “Esiste anche un rischio legato alla contaminazione del terreno e delle falde acquifere. In ogni caso quello che preoccupa è proprio la presenza di amianto. Non è bastata la segnalazione di Vincenzo La Pegna, già assessore e attualmente consigliere comunale di Aprilia, e del luogotenente della GdF Vincenzo Chiocca, anche quali componenti dell’Ona, inoltrata il 9 ottobre 2020, alla Procura della Repubblica di Latina, perché nulla si è mosso e ora le coperture in cemento amianto si stanno sbriciolando nell’incendio”.
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Nell’invitare i cittadini a tenere chiuse le finestre, portare in casa gli animali domestici e i panni, evitando per i prossimi giorni di consumare gli alimenti coltivati nei dintorni, specialmente quelli a foglia larga, l’Ona lancia un appello alle istituzioni affinché siano monitorati i livelli di diossina e anche di polveri e fibre di amianto.
“È vergognoso il ritardo nella messa sicurezza dell’area contaminata, nonostante le continue segnalazioni del consigliere comunale Vincenzo La Pegna e dell’Ona, compreso un esposto alla Procura della Repubblica di Latina che ha ritenuto di non disporre la bonifica”, il commento a caldo dell’avvocato Bonanni. “Ora purtroppo è tardi, le fibre killer si stanno diffondendo nella città, creando un vero disastro ambientale”.
È operativo il numero verde gratuito dell’associazione: 800 034 294. L’assistenza può essere richiesta anche scrivendo al link https://www.osservatorioamianto.com/assistenza-legale-amianto/