“Il recupero dei resti dell’Edificio Ottagonale della Villa di Mamurra, sul promontorio di Gianola è stato ultimato e nei prossimi giorni, il risultato, verrà presentato al pubblico”.
Con queste parole il Parco della Riviera di Ulisse, dà riscontro dei lavori dell’area archeologica con tanto di documentazione fotografica sui propri profili social e in particolar modo su Facebook.
Proprio dall’Ente regionale hanno voluto anche dare una contestualizzazione alla struttura e all’intera area: “Vorremmo, in via preliminare, fornire qualche brevissimo accenno su questa struttura. Sulle pagine del Polirama Pittoresco popolare periodico napoletano, esordiva nel 1845, un articolo, a più puntate, curato dallo storico formiano Pasquale Mattej e intitolato “Le torri, il promontorio detto di Gianola e le antichità ivi esistenti, nelle adiacenze di Mola di Gaeta”. Ferma restando l’importanza degli scritti, al fine di fotografare storicamente la sequenza di torri costiere che insistevano sulla costa tra Gianola e Scauri, molto rilevante è, anche, la trattazione delle vestigia romane che costituivano il complesso della Villa di Mamurra (sita sul promontorio di Gianola). L’Edificio Ottagonale, secondo il nostro autore, voleva rappresentare la struttura apicale o il fulcro della villa, che si sviluppava su tre terrazze digradanti verso il mare, collegate tra loro da scale. L’edificio, in seguito all’ultimo conflitto mondiale fu ridotto a un cumulo di grandi frammenti. La testimonianza del Mattej è stata fondamentale per interpretarne i resti, per la rielaborazione grafica della sua architettura e quindi per l’intero intervento di ristrutturazione. Le sue peculiarità interne (che qui non è il caso di trattare) suggeriscono come la struttura avesse più funzioni: quella di ninfeo, quella di musaeum (allestito con sculture di soggetto mitologico) e quella di sepulcrum”.