Acquacoltura, il punto di ‘Potere al Popolo’: “Una nuova possibilità per il Golfo?’

Siamo venuti a conoscenza che finalmente é stata approvata la delibera di Giunta della Regione Lazio per ‘l’individuazione e mappatura delle zone di mare territoriali idonee e precluse all’esercizio dell’attività di acquacoltura‘. Sono stati, finalmente, individuati gli specchi d’acqua idonei e non idonei per installare e/o rinnovare impianti di itticoltura e miticoltura”.

E’ quanto affermano in una nota trasmessa a mezzo stampa i rappresentanti del gruppo di ‘Potere al Popolo’, sezione di Latina e provincia.


“Siamo abbastanza soddisfatti che tale delibera di oggi tenga in considerazione quanto in parte espresso nella Delibera n.116 del 19/02/2010, delibera che istituiva ‘l’Area Sensibile del Golfo di Gaeta e dei bacini drenanti’.

Finalmente il nostro golfo può avere una seconda possibilità dopo molti e molti anni, in cui a causa di tali allevamenti inquinanti ( non scordiamo nel nostro Golfo anche la presenza del pontile Eni), l’ecosistema del nostro mare è stato gravemente danneggiato, nonché la vocazione turistica ed economica della città di Formia.

Le concessioni date anni fa per la creazione di questi impianti furono una follia, in quanto non è possibile porre in essere impianti di itticoltura così vicini alla costa, in un tratto di mare dove non c’è un adeguato e veloce ricambio delle acque. Sappiamo benissimo che in un Golfo, in una fenditura o in altre situazioni simili la linea di costa si individua tracciando una linea retta tra le due massime sporgenze. Eppure sembra che queste cose all’epoca non le avessero studiate bene, diciamo così.

Incredibile pensare comunque come questa servitù illegittima abbia condizionato per moltissimi anni la vita delle nostre città e non abbia permesso di sviluppare in pieno tutto il potenziale del nostro golfo.

Molti anni si sono persi, ma oramai è inutile piangere su quello che è successo, guardiamo con ottimismo al futuro.

Ora tocca ai comuni tenere in considerazione questa delibera: infatti con la L.R. n.1/2020 si attribuisce ai comuni la funzione amministrativa concernente il ‘rilascio delle concessioni dei beni del demanio marittimo e di zone del mare territoriale’, pertanto oggi i comuni di Formia e Gaeta dovranno pretendere che chi vorrà rinnovata la propria concessione all’allevamento dovrà ‘traslocare’ fuori dall’Area Sensibile, come prevede la delibera regionale odierna che è immediatamente eseguibile”.

Attendiamo con ansia l’operato dei nostri cari sindaci di Formia e Gaeta.

Troppo tempo è stato perso, adesso è veramente il momento di non indietreggiare più di un millimetro.

Siamo pronti a mobilitarci in ogni modo per il benessere e la salvaguardia del nostro mare”.