“Denuncio pubblicamente tutte le persone che ieri sera (venerdì, ndr), dopo la giustissima sentenza di assoluzione, hanno aggredito verbalmente, fisicamente e psicologicamente la famiglia Mottola, gli avvocati, alcuni miei collaboratori e il sottoscritto, tanto che sono intervenute le forze dell’ordine”.

Parole del noto criminologo Carmelo Lavorino, consulente del pool difensivo, a margine dell’assoluzione dei cinque imputati nell’ambito del processo nato dall’omicidio di Serena Mollicone, la 18enne di Arce uccisa nel 2011. Un delitto che nonostante lo scorrere degli anni continua a rimanere impunito. Tutti assolti, dall’ex comandante dei carabinieri di Arce Franco Mottola, accusato di omicidio in concorso con la moglie Annamaria e il figlio Marco, al carabiniere di Itri Francesco Suprano, accusato di favoreggiamento, passando per l’altro militare dell’Arma Vincenzo Quatrale, alla sbarra con le accuse di concorso esterno in omicidio e di istigazione al suicidio.
Una decisione che venerdì sera è stata seguita dal caos fuori il Tribunale di Cassino. “Fra poco presenteremo un esposto-querela alla Procura di Cassino con la richiesta di individuare i responsabili e i loro mandanti e di punirli“, anticipa il dottor Lavorino. “Questo è il risultato del clima d’odio creato ad arte dal Comitato d’affari del giallo di Arce e di qualche soggetto nemico della verità e del vivere civile. Denuncio il tentativo di linciaggio e di giustizia sommaria. Mi auguro che nel frattempo la Procura di Cassino, già al corrente dell’accaduto, stia acquisendo i filmati e le fotografie per agire. Altresì denuncio gli insulti, le offese e le intimidazioni rivolte ai giudici togati e popolari che hanno assolto i cinque imputati, ulteriore esempio del clima di intolleranza, di minaccia e di violenza creato ad arte”.