Andare a vivere da soli: tra costi, consigli ed errori da evitare

Andare a vivere da soli è una scelta per certi versi obbligatoria, dato che prima o poi tutti devono svincolarsi dal proprio nido domestico, in attesa (o meno) di creare una propria famiglia. Si tratta di una fase che può diventare molto complessa, fra costi ed errori che tutti commettono, come peccati di gioventù. Di contro, seguendo alcuni consigli, è possibile attutire il trauma dell’impatto iniziale di un passo così impegnativo e particolare.

Da dove partire quando si sceglie di andare a vivere da soli

Si comincia innanzitutto da un’analisi dei costi, che può essere utile in prospettiva, per avere sin da subito una panoramica generale. Quanto si spende quando si va a vivere da soli? Ovviamente, chi deve partire da zero avrà costi maggiori rispetto a chi ha già dei mobili. Naturalmente pesa anche l’affitto mensile o la cifra da spendere se si decide di acquistare l’appartamento. Nel secondo caso, si ha comunque la possibilità di consultare alcuni servizi che consentono di trovare il mutuo per la prima casa, così da poter scegliere la soluzione più adatta per le proprie necessità. Dopo aver acquistato l’appartamento, non resta che gestire le spese mensili: si tratta di un’attività che va ottimizzata nel tempo, con l’esperienza, partendo da alcune regole: regole che, ad esempio, possono riguardare il risparmio durante l’acquisto dei generi alimentari al supermercato.


Inoltre, è di fondamentale importanza scegliere una casa che non sia solo in linea con il proprio budget, ma che possa offrire anche tutti i comfort che si considerano indispensabili: sarà fondamentale capire da dove partire e come organizzarsi per raggiungere tale obiettivo. Infine, per quel che riguarda le cifre, tra affitto da pagare e le altre spese domestiche (come le utenze) si possono superare tranquillamente i 1.000 euro, pur avendo comunque la possibilità di stringere un po’ la cinghia e di economizzare.

Consigli utili e vantaggi dell’andare a vivere da soli

Per prima cosa, è importante organizzarsi con le varie faccende domestiche, come nel caso delle pulizie degli ambienti della casa. Prima diventerà una consuetudine, prima ci si potrà abituare ai lavoretti con maggiore facilità. Anche le piccole cose possono fare la differenza, come il lavaggio delle stoviglie dopo pranzo, evitando di attendere la cena (o il giorno successivo).

A seguire, bisogna fare molta attenzione alle scadenze, da appuntarsi ad esempio usando una lavagnetta sul frigo, o una app per smartphone. La casa deve essere arredata secondo i gusti personali, dato che deve offrire un ambiente confortevole ma anche in grado di rappresentare chi la abita.

Per quanto concerne, invece, i vantaggi relativi alla scelta di andare a vivere da soli, si può evidenziare che a livello di esperienza personale questo cambiamento rappresenta una grande occasione di crescita e i buoni motivi per andare a vivere da soli sono davvero tanti. Chiaro che chi non è abituato potrebbe soffrire aspetti come la solitudine, e le già citate difficoltà organizzative, che fanno comunque parte del gioco, ma gli insegnamenti che si possono ottenere da questa scelta superano di gran lunga i contro. Si potrà ad esempio acquisire maggior sicurezza, maturità e indipendenza, imparando a cavarsela da soli nel quotidiano.