Francesco Viola e Giovanni Ciaravino hanno scelto di farsi giudicare con rito abbreviato, allo stato degli atti, e il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Roma, Monica Ciancio, li ha condannati rispettivamente a 16 anni e a 10 anni e 8 mesi di reclusione, andando oltre le condanne richieste dai pm Luigia Spinelli e Corrado Fasanelli.
Per i due pubblici ministeri, che hanno coordinato le indagini svolte dalla squadra mobile di Latina, il clan Travali avrebbe costituito un’organizzazione dedita al narcotraffico, rifornendo di cocaina, hashish e marijuana le piazze di spaccio di Latina, Cisterna, Sezze e Aprilia.
A capo di tale organizzazione vi sarebbe stato Angelo Travali, aiutato dal fratello Salvatore.
Diverse anche le estorsioni contestate.