VIDEO – Il sindaco di Formia, le infiltrazioni mafiose e i rifiuti: figuraccia nazionale

A sentire il sindaco di Formia Gianluca Taddeo, “un servizio (rifiuti, ndr) che non funziona è peggio delle infiltrazioni. Parole che hanno lasciato i più di sasso, e proferite durante il consiglio comunale dello scorso 29 aprile, mentre in aula si discuteva dei malesseri della Formia Rifiuti Zero, la municipalizzata che gestisce il ciclo dei rifiuti, realtà che l’amministrazione comunale (e non solo) ritiene preda di pesanti criticità operative, a dispetto di un canone annuo da 8 milioni e mezzo. Ad un certo punto, inatteso, ecco il patatrac:

Ebbene: “Un servizio che non funziona è peggio delle infiltrazioni“. Censurabile convinzione, espressione per così dire infelice, semplice lapsus? La risposta appare scontata, o almeno dovrebbe. Ma, a prescindere da come la si voglia e possa definire, quella del primo cittadino si è rivelata un’uscita talmente stonata da scatenare una bufera. Prima a livello locale, quindi di portata nazionale: i riverberi di quel particolare quanto incredibile passaggio del consiglio comunale sono arrivati fino al senatore Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia.


Ad esprimersi per prima sul tema è stata la civica Un’Altra Città, rappresentata in consiglio comunale da Paola Villa (anche esponente del M5S): “Gianluca Taddeo è il Sindaco che i nostri concittadini hanno scelto per Formia a ottobre di un anno fa. E il Sindaco della città di Formia il 29 aprile ha pronunciato con evidente convinzione quanto potete sentire nel video. Qui il primo cittadino si trova in consiglio comunale e al suo fianco c’è il presidente del consiglio comunale Pasquale Cardillo Cupo. Il Sindaco sta rispondendo sulla situazione della società a totale capitale pubblico che in città gestisce la raccolta dei rifiuti: la Frz. E forse, parlando di questo servizio pubblico che a nostro parere va migliorato, implementato, maggiormente controllato e preservato, al di là di chi lo ha a suo tempo ‘politicamente’ creato, è andato in… convinta confusione. Forse si è sbagliato, cercava una frase a effetto e gli è uscita una ‘bestemmia’. Lo auspichiamo fortemente e ci aspettiamo lo ammetta anche lui. Le infiltrazioni, e i cittadini di Formia lo sanno bene, portano con sé racket, corruzione, sfruttamento, povertà, sottomissione, anche omicidi. Un buon servizio è frutto di impegno politico e oculata gestione imprenditoriale. E il futuro, vale la pena ribadirlo, è un lavoro che è libero dalle mafie“.

Il sindaco di Formia, Gianluca Taddeo

A seguire, sul caso è appunto intervenuto il presidente della Commissione parlamentare antimafia: “Lasciar gestire i rifiuti alla camorra è meglio che avere un servizio di raccolta rifiuti scadente? Mi auguro che Gianluca Taddeo, sindaco della città di Formia, rettifichi la dichiarazione che potete ascoltare nel video. Oppure che si sia espresso male e chiarisca”, ha scritto il senatore Morra sul proprio profilo Facebook.

“Parlando della Frz, azienda che a Formia gestisce la raccolta dei rifiuti a giudizio del sindaco in modo inefficiente, Taddeo ha ripetuto più volte che ‘un servizio che non funziona è peggio delle infiltrazioni (criminali)'”, ripercorre l’esponente del Misto. “Ovviamente questo è inaccettabile, ma voglio anche spiegare il perché visto che alcuni, magari ignoranti in materia o esasperati dall’inefficienza della macchina pubblica, potrebbero concordare con questa tesi. Dietro i prezzi vantaggiosi offerti dalle mafie per i loro ‘servizi’ c’è sempre un crimine nascosto. Anzi, spesso una serie di crimini.

Nel caso dei rifiuti, il servizio apparentemente efficiente viene svolto spesso sfruttando i lavoratori, trasgredendo le norme di sicurezza e soprattutto inquinando l’ambiente in modo spesso nocivo per la popolazione, a causa di uno ‘smaltimento’ criminale dei rifiuti, i quali vengono bruciati selvaggiamente o interrati nei campi.

Certo, far funzionare la raccolta dei rifiuti in un Comune è un lavoro gravoso. Ma è dovere di chi amministra prendersene il carico e la responsabilità con servizi in house. Non si è all’altezza? Ci si dimetta, ma non si consegni il Comune ai predatori dei clan che inevitabilmente lo distruggeranno“, ha concluso il presidente della Commissione parlamentare antimafia.