Era in cerca di una casa in affitto a Formia, la trattativa si avviava ormai alla conclusione, ma quando ha fatto presente di essere sotto scorta si è vista metaforicamente chiudere la porta in faccia. Niente da fare.
Una circostanza quantomeno sgradevole denunciata da Marilena Natale, giornalista anticamorra campana in procinto di trasferirsi nella città del Golfo da Aversa. Una penna coraggiosa in prima linea contro la criminalità organizzata, minacciata a più riprese dai clan, anche di morte, e quindi suo malgrado costretta a vivere in un regime di protezione personale, praticamente guardata a vista.
“Sentirsi mortificati, per aver fatto il proprio dovere. Questo mi è accaduto oggi“, ha riportato ieri via Facebook la giornalista, non riuscendo a nascondere l’amarezza. “Sono giorni che contatto persone, a Formia per una locazione. Impresa ardua credetemi. Ma, mai mi sarei immaginata di ricevere un rifiuto perché sono sotto scorta. Dopo aver parlato con un signore, gli spiego tutte le mie esigenze. Lui disponibilissimo, mi spiega tutto. Alla fine quando stiamo per chiudere, gli dico che sono una giornalista e che vivo sotto scorta. Senza nemmeno pensarci due volte, il signore mi risponde, mi spiace ma: ‘non posso affittare la casa, sa i carabinieri possono destabilizzare gli altri ospiti che si possono impressionare’. Io sconcertata ho chiuso la conversazione. Morale della favola a Formia sono ben accetti i Bardellino, Giuliano, gli Esposito, i Bidognetti i Mallardo ma non Marilena Natale tirate voi le somme!“.