Turbativa d’asta, la Cassazione ricarica l’accusa a Marcuzzi

Pierpaolo Marcuzzi

Confermata per l’ormai ex vicesindaco di Terracina, Pierpaolo Marcuzzi, anche l’accusa di turbativa d’asta.

La Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso della Procura di Latina, ha annullato l’ordinanza del Riesame con cui era stato bocciato quel reato e lasciati così alla base dell’arresto solo quelli di falso ideologico e tentata truffa aggravata.


Il Tribunale della libertà dovrà ora pronunciarsi nuovamente sull’ordinanza con cui l’ex esponente di FdI è stato messo ai domiciliari, ma rispettando i paletti che, una volta motivato il provvedimento, verranno fissati dalla Suprema Corte.

La Procura inoltre ha chiuso le indagini preliminari e si prepara a chiedere il rinvio a giudizio per un totale di 15 indagati, contestando sempre a Marcuzzi pure l’induzione indebita a dare o promettere utilità a fini elettorali.

L’ex vicesindaco è stato arrestato dalle guardie costiere e dai carabinieri insieme al giostraio Emiliano Suffer, nell’ambito di un’inchiesta partita dai permessi per il luna park Suffer, allargatasi ai finanziamenti chiesti dal politico per il campo da calcio di Borgo Hermada in concessione alla società di cui è presidente e approdata poi anche a una serie di manovre attorno alle elezioni comunali del 2020.