Tutti assolti nel processo sulla presunta frode fiscale da 8 milioni di euro che ha coinvolto anche un imprenditore di Formia.
Il 5 maggio 2020, dopo due anni di indagini portate avanti dalla Guardia di finanza, scattarono le misure cautelari, su ordine del gip del Tribunale di Napoli Nord, con l’ipotesi di associazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale.
Due indagati finirono ai domiciliari e per altri tre venne disposto l’obbligo di firma in caserma.
E vennero sequestrati beni mobili e immobili per un valore di otto milioni, riconducibili a diverse società operanti nel settore del commercio di pneumatici, tra il basso Lazio e la Campania.
Gli inquirenti ipotizzarono che il sistema di frode fosse stato organizzato da un imprenditore di San Marcellino, difeso dagli avvocati Angelo Raucci e Vincenzo Sguera, supportato da un imprenditore di Formia, difeso dagli avvocati Vincenzo e Matteo Macari, oltre che da altri imprenditori e numerosi prestanome.
La frode carosello, sempre per gli investigatori, sarebbe stata realizzata acquistando pneumatici all’estero, in Belgio e Olanda, in regime di sospensione dell’Iva da società italiane asseritamente cartiere, e poi rivendendo la merce sul mercato nazionale, con l’applicazione dell’Iva che, non venendo però versata a monte, sarebbe divenuta profitto illecito.
Il pm ha infine chiesto condanne a sei anni per l’imprenditore casertano, a tre per quello di Formia, e da uno a due anni e mezzo per gli altri imputati.
A cercare di smontare le accuse sono quindi stati gli avvocati Angelo Raucci, Vincenzo Macari, Vincenzo Alesci, Lucia Pepe, Vincenzo Sguera e Matteo Macari.
E dopo oltre 6 ore di camera di consiglio, il Collegio B del Tribunale di Napoli Nord ha letto il dispositivo della sentenza, con cui ha assolto tutti per non aver commesso il fatto, disponendo il dissequestro di tutti i beni a cui erano stati apposti i sigilli.
Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 90 giorni.