Luna Park e stadio, confermati gli arresti di Marcuzzi e Suffer

Pierpaolo Marcuzzi

Confermati dal Tribunale del Riesame di Roma gli arresti dell’ormai ex vicesindaco di Terracina, Pierpaolo Marcuzzi, e del giostraio Emiliano Suffer.

I due indagati sono coinvolti nell’inchiesta del procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e del sostituto Antonio Sgarrella, partita dai permessi per il luna park Suffer, allargatasi ai finanziamenti chiesti dal politico per il campo da calcio di Borgo Hermada in concessione alla società di cui è presidente e approdata poi anche a una serie di manovre attorno alle elezioni comunali del 2020.


Marcuzzi, accusato di falso ideologico, tentata truffa aggravata e turbativa d’asta, difeso dagli avvocati Giulio Mastrobattista e Atena Agresti, davanti al giudice per le indagini preliminari ha sostenuto di non aver commesso alcun reato e che aveva effettivamente sistemato l’impianto sportivo del borgo grazie al finanziamento regionale di circa 117mila euro.

Suffer, accusato di tentata estorsione aggravata e istigazione alla corruzione, difeso dall’avvocato Lucio Teson, ha invece evidenziato che il suo luna park era stato sempre autorizzato e che non aveva cercato di corrompere la comandante della Capitaneria, essendo consuetudine regalare biglietti d’ingresso alle autorità cittadine.

Il Riesame ha confermato l’ordinanza, annullandola solo per Marcuzzi relativamente all’accusa di turbativa d’asta e per Suffer relativamente a quella di istigazione alla corruzione.

A pesare, per quanto riguarda la sussistenza dei gravi indizi e della pericolosità dei due indagati, sembrano essere stati ulteriori e nuovi elementi raccolti dall’investigatore della guardia costiera conosciuto come “Solo” e presentati ai giudici dalla pubblica accusa.

L’investigatore ha redatto quattro annotazioni di polizia giudiziaria.

In due nuove annotazioni ha sostenuto che Marcuzzi e un altro amministratore avrebbero simulato il danno alla tribuna dello stadio e in tal modo tratto in inganno il sindaco e gli uffici comunali preposti quali soggetti attuatori alle relative verifiche.

“Solo” ha poi documentato altri rapporti tra Marcuzzi e un imprenditore coinvolto nella vicenda, che nel periodo incriminato sarebbe stato impegnato a ristrutturare la casa del vicesindaco.

Con altre due annotazioni l’investigatore ha poi battuto sulla pericolosità sociale di Suffer, evidenziando i precedenti di polizia dell’indagato e le sue frequentazioni con pluripregiudicati, oltre a mostrare come le precedenti concessioni demaniali rilasciate dal Comune di Terracina negli anni 2017, 2018 e 2019 per il luna park andrebbero considerate illegittime sotto molteplici aspetti e con esse anche i pareri rilasciati dall’ex comandante del porto di Terracina.

Intanto le indagini vanno avanti e si stanno concentrando su eventuali connivenze anche da parte di chi in Comune a Terracina avrebbe dovuto vigilare sulla corretta attuazione della convenzione di affidamento del campo sportivo, in considerazione della spesa indebita di oltre 50mila euro per i consumi energetici di acqua, luce e gas, dal momento che Marcuzzi dal 2015 non ha mai provveduto a volturare le utenze energetiche, lasciando le bollette intestate all’ente locale, che le ha così puntualmente pagate con i soldi dei cittadini, ignari di pagare bollette e biglietti al vice sindaco, o meglio alla società sportiva Hermada, che rischia anche un sequestro patrimoniale per equivalente oltre alla revoca della concessione.

Accertamenti che proseguono avendo tra l’altro sottolineato lo stesso gip Cario che Marcuzzi avrebbe avuto “il totale controllo degli uffici comunali”.