Dopo la manifestazione trasversale di sabato e l’esposto presentato al Prefetto di Latina, mercoledì pomeriggio è stata finalmente riaperta la viabilità nel piazzale dell’ex stazione di Gaeta. “Una prima vittoria dei cittadini, ora andiamo avanti per far tornare pubblica l’area del parcheggio”, il commento del Partito Comunista e dell’assemblea popolare Difendi Gaeta. Che poi tornano a censurare fortemente l’operato dell’amministrazione Mitrano, anche alla luce della nota stampa attraverso cui la presidente del consiglio comunale, Pina Rosato, ha annunciato il via disco verde al passaggio.
“Arrampicandosi sugli specchi ha tentato di intestarsi il merito della riapertura, sostenendo addirittura che ‘loro’ si sono prontamente attivati, blaterando di collaborazioni con altri enti di cui non ci è dato sapere il nome, note, diffide, etc…”, dicono comunisti e componenti dell’assemblea popolare riferendosi alle parole di Rosato. “Se così effettivamente fosse, non si capisce il motivo per cui fino al 29 mattina, giorno della manifestazione, l’amministrazione non avesse fatto trapelare alcuna notizia di questo suo interessamento, perpetrando inoltre il modo di amministrare poco trasparente a cui siamo stati abituati negli ultimi dieci anni, ancor più strano che solo tre giorni prima, l’assessore Magliozzi intervistato sull’argomento non avesse accennato nulla di tutto ciò”.

“Quindi – continuano in tandem Pc e Difendi Gaeta – invitiamo chi di dovere a pubblicare queste carte che dimostrerebbero il pronto interessamento degli amministratori così come stiamo facendo noi con l’esposto. Assurdo inoltre che l’esponente del Pd gaetano non abbia fatto nessun accenno né alla vergognosa vicenda della svendita dell’area né alla sua acquisizione da parte del Comune, che invece è stata richiesta con forza dalla cittadinanza riunitasi in piazza”.
“Questa prima vittoria non farà che rafforzare la lotta per la ripubblicizzazione che stiamo portando avanti assieme ai cittadini e all’assemblea popolare permanente Difendi Gaeta, ben presto inizieremo con i banchetti per la raccolta firme per sottoporre al consiglio comunale una delibera di iniziativa popolare. Andiamo avanti per promuovere una sempre più attiva partecipazione di chi vive del proprio lavoro, precari, stagionali dipendenti pubblici e privati, partite Iva, piccole attività a conduzione familiare, uniti insieme contro ogni tentativo di svendita a privati del nostro territorio”.