Fondi, le ombre di FdI sull’amministrazione. E la replica stizzita dei “Robin Hood al contrario”

Il Comune di Fondi

Ancora tensione, a Fondi, tra l’amministrazione comunale e componenti dell’opposizione consiliare. Da Fratelli d’Italia sono tornati a bastonare la maggioranza guidata dal sindaco Beniamino Maschietto con un pesante j’accuse a tutto tondo, che va dalle nomine all’impiego dei finanziamenti pubblici, passando per la farmacia comunale. Ma la replica del primo cittadino e dei suoi sodali non si è fatta attendere. 

“Anche all’esito dell’ultimo consiglio comunale, tenutosi in modalità video, lo scorso 21 gennaio, è emersa chiaramente e nuovamente l’inadeguatezza dell’amministrazione Maschietto“, hanno esordito da FdI attraverso il consigliere Luigi Vocella. “Si persiste ancora in una gestione ‘allegra’ delle finanze pubbliche, dove se da una parte l’amministrazione aumenta le tasse e tariffe comunali, basti pensare all’Imu, alla mensa e al trasporto scolastico, dall’altra gestisce le numerose risorse pervenute da enti sovracomunali, in particolare per l’emergenza pandemica, in maniera a dir poco discutibile, concedendo importanti somme a società ed associazioni affiliate e progettando sportelli e concorsi di idee di dubbia realizzazione. Fa rabbia pensare che l’amministrazione per recuperare circa 50mila euro aumenta le tariffe scolastiche ma poi senza colpo ferire spende 1.2 milioni di euro per il servizio audio/luci del teatro comunale”.


“Ci troviamo di fronte ad una Giunta che si erge a moderno Robin Hood al contrario, ovvero toglie ai più deboli per dare a chi non ha bisogno. Esempio lampante sono i 40mila euro regalati al consorzio A Mare Fondi, dove sono presenti, nel consiglio di amministrazione, amici e famigliari della maggioranza a guida Forza Italia, i quali pubblicizzano e faranno funzionare le proprie imprese (aumentando i loro utili immaginiamo) con i soldi pubblici.

La maggioranza Maschietto, inoltre, decide di affidare a terzi la gestione della futura farmacia comunale senza pensare minimamente a gestirla in proprio, rifiutando palesemente le proposte di collaborazione dell’opposizione, sia per dare ‘lavoro’ a qualche giovane farmacista locale (magari tramite una cooperativa) sia per divenire un punto di riferimento per le fasce deboli della popolazione locale con la possibilità di calmierare i prezzi e prevedere la gratuità di servizi e prodotti per i più bisognosi.

Luigi Vocella

Addirittura non è stato posto nemmeno ai voti l’emendamento presentato dal consigliere Luigi Vocella (di FdI, ndr) che chiedeva di inserire nel bando di prevedere dei prezzi calmierati e servizi gratuiti per i più bisognosi. Altra prova di inadeguatezza e di mancata autonomia politica è la nomina a presidente del collegio dei revisori di conti del dottor Ivano Di Matteo, membro di spicco del partito di Forza Italia di Latina il quale dopo la bocciatura degli elettori alle scorse comunali si è visto risarcire dal vero dominus dell’amministrazione con detta nomina”.

Ivano Di Matteo

“Da raccontare, e stigmatizzare, anche il teatrino orchestrato dalla maggioranza, organizzato per evitare polemiche pre-consiglio, la quale sulla bozza di delibera (inviata ai consiglieri prima del consiglio) indica un tale Ivano De Matteo, poi invece, in consiglio, specifica che si tratta proprio del Di Matteo loro compagno di partito (Forza Italia). Ci chiediamo se il dottor Di Matteo, molto attivo sui social, deciderà di rinunciare alle proprie competenze, o di darle in beneficienza, visto che sostiene spesso e pubblicamente che la politica debba essere fatta solo per spirito di servizio e che questa è proprio una nomina politica. Appare strano che a partecipare siano stati solo due professionisti, pertanto, l’interrogativo che ci poniamo, ma questo bando è stato pubblicizzato nelle giuste e corrette modalità? È stato trasmesso agli ordini professionali di competenza? Ed inoltre non era il caso di affidare questo incarico ad un revisore fondano all’altezza del compito?

Abbiamo assistito – proseguono da FdI – all’ennesimo consiglio comunale convocato soltanto per ratificare delibere di rito che a scadenza devono essere approvate soltanto per non bloccare la macchina comunale e non incorrere in decadenze normative. Dopo quasi un anno e mezzo di amministrazione questa maggioranza non ha portato nessun progetto per il futuro della città. Possibile che questa Giunta riesce a partorire solo progetti sterili che servono soltanto per accontentare i soliti amici dei potenti politici locali? Quando l’amministrazione ha intenzione di occuparsi dei problemi della città? Di iniziare ad investire nel commercio, nell’agricoltura ed occuparsi del problema della disoccupazione giovanile?”.

Ed ecco la replica, quantomeno piccata, dell’amministrazione. “Per l’ennesima volta, nell’arco di poco tempo, mi ritrovo a dover smentire nuove bugie, assemblate e cucite a regola d’arte allo scopo di disorientare il cittadino e di rendere appetibile una narrazione del tutto falsa” ha detto, a nome della Giunta e della maggioranza, il sindaco Beniamino Maschietto.

“Quella che l’esponente del partito di Giorgia Meloni definisce gestione allegra delle finanze pubbliche è, in effetti, un lavoro certosino che ha consentito all’amministrazione, con il prezioso supporto degli uffici e dei dirigenti, di aiutare migliaia di cittadini e di mettere in essere diversi progetti per il rilancio del territorio senza sprecare neppure un centesimo delle risorse trasferite al Comune di Fondi per essere stato zona rossa. Risorse che, ricordiamo, ammontano a 1.393.910 euro. Quello che il consigliere definisce un concorso di idee di dubbia realizzazione è già ai blocchi di partenza mentre il discutibile sportello, che peraltro sarà aperto e operativo a breve, è frutto di un proficuo lavoro svolto in sinergia con la Camera di Commercio e il Parco dei Monti Ausoni, aiuterà tanti giovani e tante imprese e non ha precedenti nella nostra città”.

Il sindaco di Fondi, Beniamino Maschietto

“In merito alla mensa e al trasporto scolastico, come abbiamo già spiegato in consiglio e ribadito a mezzo stampa, gli aumenti si sono resi necessari per l’adeguamento del servizio mensa alle nuove normative relative all’obbligo di utilizzo di monouso compostabili e di elettrodomestici e attrezzature a risparmio energetico. Citare Robin Hood, i poveri e i bisognosi è fuori luogo, oltre che strumentale, dato che le tariffe sono proporzionali al reddito e 140 famiglie (34 per la mensa e 106 per il trasporto pubblico) sono già esentate dal pagamento. Anche se ad amministrare la città fosse stato il consigliere Vocella, insomma, lo stesso si sarebbe trovato costretto ad applicare i medesimi aumenti. Appare inoltre superfluo aggiungere che le persone in difficoltà economica probabilmente non hanno una seconda casa di proprietà motivo per cui non saranno interessate dal sensibile aumento dell’Imu”.

“I 40mila euro, non regalati ad amici e parenti come affermato dal consigliere Vocella, serviranno per il rilancio del litorale e, nello specifico, per l’acquisto di 10 sedie job che consentiranno alle persone con disabilità di raggiungere comodamente la spiaggia e il bagnasciuga, per l’adeguamento, il rinnovo e il miglioramento della cartellonistica turistica e relativa alla sicurezza, per il monitoraggio delle acque e per una vasta gamma di servizi volti alla promozione del territorio. Aggiungo, e non mi dilungo oltre, che trovo molto offensivo il riferimento al presunto vantaggio economico per amici e familiari della maggioranza. Ritengo, al contrario, che il progetto di rilancio del litorale finanziato sia valido e in linea tanto con le esigenze del litorale quanto con i requisiti e gli standard richiesti dalla Fee per l’ottenimento del titolo della Bandiera Blu”.

“Quanto alla decisione di affidare in gestione la farmacia comunale, si tratta di una scelta che la precedente amministrazione ha fatto soppesando pro e contro, sulla base di una corposa relazione, e in linea con quanto deliberato da centinaia di consigli comunali in tutta Italia. Ho condiviso la possibilità di prevedere prezzi calmierati e servizi per i bisognosi ma non era l’ultimo consiglio comunale il momento e la sede per esprimere questa volontà che verrà invece formalizzata e concretizzata con il successivo avviso pubblico. Naturalmente, anche questa volta, una corretta procedura tecnica è stata utilizzata strumentalmente per far credere alla collettività che il sindaco di Fondi e la sua maggioranza non vogliono aiutare i bisognosi e sono capaci soltanto di alzare le tasse”.

“Chiudo la sequela di repliche e precisazioni con la questione del rinnovo del collegio dei revisori dei conti. Non sarebbe stato possibile affidare deliberatamente tale incarico ad un fondano come è stato ampiamente spiegato in consiglio dal segretario comunale Anna Maciariello. I nomi sono pervenuti mediante un avviso pubblico al quale hanno potuto partecipare tutti gli aventi i requisiti. Tale avviso è stato pubblicato, a norma di legge, nell’apposita sezione dell’albo pretorio così come avviene per tutti gli avvisi pubblici di qualsiasi forma e tipologia. Sono stati poi i voti dei membri dell’assemblea consiliare a decretare la nomina di Ivano Di Matteo. Come ha giustamente sottolineato il presidente del Consiglio Giulio Mastrobattista, ‘l’appartenenza ad un partito politico o un credo religioso non può mai pregiudicare l’attività professionale di un soggetto. Nel momento in cui un professionista ha i requisiti può, anzi deve, essere messo nelle condizioni di esercitare’. Il dottor Di Matteo aveva i requisiti, ha risposto ad un avviso assieme alla dottoressa Testa e il consiglio, sulla base dei nominativi pervenuti, ha votato. Se all’avviso avesse risposto una persona di Fondi, non so, ipotizzo, probabilmente l’assemblea si sarebbe espressa diversamente. E questo è lo stesso principio per cui il consigliere Vocella, in qualità di avvocato, pur essendo eletto nel consiglio comunale di Fondi e pur appartenendo al partito Fratelli d’Italia, può ricevere incarichi legali da qualsiasi Comune, a prescindere dal colore politico dell’amministrazione”.