Tre anni e tre mesi di reclusione.
Questa la condanna inflitta dal Tribunale di Latina a Vincenzo Pinto, ex dipendente del supermercato Conad di via Ezio, accusato di violenza sessuale e stalking nei confronti di sette colleghe.
I fatti risalgono a sei anni fa.
L’imputato, secondo la pubblica accusa e come confermato in aula dalle presunte vittime, per lungo tempo sarebbe stato un incubo per le colleghe.
Sarebbe stato solito palpeggiarle, insultarle, minacciarle, tirare loro addosso alimenti, e in un caso si sarebbe presentato anche sotto casa di una di loro, riuscendo ad individuare l’appartamento grazie a delle foto pubblicate su Facebook.
Davanti ai giudici una delle dipendenti del supermercato ha parlato di 15 anni di mobbing.
Poi la decisione delle sette presunte vittime di denunciare il collega, che è stato licenziato, le indagini e il processo.
Il pm Giorgia Orlando aveva chiesto una condanna a cinque anni e mezzo di reclusione.
Il Tribunale ha optato per una pena più mite.
I difensori dell’imputato, gli avvocati Luigi Di Mambro, Cristiano Montemagno e Francesco Autieri, hanno intanto preannunciato ricorso in appello.