Confermato il piano di riorganizzazione scolastica a Priverno e Prossedi

Consiglio di Stato

Confermato il piano di riorganizzazione scolastica degli istituti comprensivi “Don Andrea Santoro” e “San Tommaso d’Aquino” di Priverno e Prossedi.

Il Consiglio di Stato ha bocciato l’appello presentato contro tale provvedimento da alcuni prof.


Il “San Tommaso d’Aquino” è stato costituito dall’aggregazione di plessi di scuola dell’infanzia, scuola primaria e due plessi di scuola secondaria di I grado, di cui uno con un bacino di alunni di circa 200 unità nel centro storico di Priverno e un altro nella zona periferica, in via Montanino, con un bacino di altri circa 200 alunni, mentre il “Don Andrea Santoro” è stato costituito aggregando l’ex Direzione didattica Priverno 1, costituita da sole scuole dell’infanzia e scuole primarie, con la scuola di Prossedi, costituita da solo due classi di scuola dell’infanzia, tre classi di scuola primaria e due classi di scuola media per un totale di 20 alunni.

La mancanza di una scuola media in uno dei due istituti a Priverno non permetteva agli studenti del “Santoro” che frequentavano i plessi di Priverno di proseguire gli studi nel proprio Comune di residenza, a meno che non avessero cambiato istituto di riferimento.

La rete scolastica è stata quindi rivista.

Il provvedimento è stato però impugnato da alcuni prof, sostenendo che le scelte fatte incidevano sulle sedi di servizio e sull’articolazione degli organici delle scuole che registreranno degli esuberi, certamente per i docenti di strumento musicale del “San Tommaso d’Aquino”.

Tesi bocciate prima dal Tar e ora dal Consiglio di Stato.

Per i giudici, “il provvedimento di dimensionamento assunto dalla Regione, non determina lo spostamento della sezione musicale restando nel plesso Fratelli Cervi dove si è sempre svolta, aggregato all’I.C. Don Andrea Santoro, con il cambiamento solo formale della titolarità dell’I.C. di appartenenza, senza che venga intaccata neppure la conseguente offerta formativa”.