I consiglieri comunali di ‘Latina nel Cuore‘ Dino Iavarone, Renzo Scalco e Mario Faticoni lanciano l’ennesimo grido d’allarme relativo all’erosione della costa pontina. Un “altro suggerimento all’amministrazione Coletta”, dicono, “che troppo spesso sembra non recepire consigli e tentativi di collaborazione”.
“Oggi su alcuni quotidiani nazionali si legge come la spiaggia di Roma stia scomparendo” spiegano dalla civica. “Secondo gli studi tecnici dell’area Difesa del suolo della Regione Lazio, in soli 10 anni è andato perso l’80% dell’arenile, con un conseguente danno di circa 11 milioni di euro. Diversi tratti di lungomare romano sono stati completamente divorati dall’erosione, perdendo così numerosi pezzi di spiaggia.
La situazione dell’erosione della costa romana non può che allarmarci. È da diverso tempo ormai che invochiamo un’indagine approfondita sulla questione della linea di costa e, più in generale, uno studio scientifico relativo alla questione ambientale nella città di Latina. Secondo alcuni studi, infatti, entro il 2050 l’erosione farà sì che la nuova linea di costa corrisponda a quella dei laghi che guardano verso il mare (Fogliano, Caprolace, Lago di Paola, etc)”.

“Serve dunque un’indagine approfondita, che analizzi a 360 gradi la questione ambientale, elemento cardine che purtroppo non è nell’agenda politica di questa amministrazione” continuano da Latina nel Cuore. “Il sindaco Coletta aveva parlato di ripascimento della costa e di destagionalizzazione, ma non sembra aver accolto il suggerimento proposto da Zaccheo sul tema della Marina di Latina relativo alle Linee Programmatiche di mandato 2021-2026. Nonostante tale argomento sia stato più volte attenzionato da Zaccheo, la questione non è stata neanche affrontata nella replica del primo cittadino.
Parliamo di 255 ettari che vanno da Rio Martino a Torre Astura, ovvero 13 chilometri di costa per i quali non vi è alcun piano né programmazione, bensì semplice gestione. È necessario un cambio di passo nella visione strategica della Marina di Latina, eseguendo al più presto uno studio meteomarino sull’erosione della costa”.