Con la moglie ancora ricoverata a Roma, il 73enne di Fondi arrestato giovedì mattina alla periferia della città per tentato omicidio, lesioni aggravate e maltrattamenti in famiglia è stato scarcerato e posto ai domiciliari, naturalmente in un’abitazione diversa da quella teatro della sanguinosa aggressione.
Una decisione giunta nella tarda serata di venerdì, dopo che il gip del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese in sede di convalida dell’arresto si era inizialmente riservato rispetto alle istanze avanzate dalla difesa dell’anziano, ristretto nella casa circondariale di Poggioreale. I legali dell’uomo – Angelo Palmieri, Gianluca La Penna e Simona Dominici – puntavano a una misura meno afflittiva soprattutto per via della sua incensuratezza e della condotta tenuta a margine dell’aggressione quasi letale ai danni dell’ex consorte, una 69enne che ancora viveva sotto lo stesso tetto, in prossimità della zona a mare di Fondi.
Al culmine dell’ennesima lite, la malcapitata è stata presa a sprangate su diverse parti del corpo, rendendo necessario un intervento d’urgenza dei sanitari del 118, con una staffetta emergenziale che dopo una tappa all’ospedale di Terracina ha visto la vittima dell’aggressione elitrasportata nella Capitale, alla volta del San Camillo. A dare l’allarme proprio il 73enne, rimasto in stato confusionale sul luogo dei fatti in attesa del 118 e dei poliziotti del Commissariato locale che poi l’hanno arrestato. Circostanze che alla fine hanno pesato nella decisione di sostituire il carcere con la misura dei domiciliari.