Accusato di aver utilizzato due anni fa per la pulizia delle scuole di Sabaudia un pericoloso pesticida e aver così causato in maniera colposa una forma di inquinamento ambientale, Leonardo Corni, titolare della locale società “La Rapida 2004”, è stato rinviato a giudizio dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone.
L’imputato, difeso dall’avvocato Giuseppina Tenga, è stato invece prosciolto dall’accusa di aver ostacolato, durante le indagini, un’ispezione dei carabinieri del Nas.
Il processo è fissato, davanti al Tribunale di Latina, per il prossimo mese di ottobre.
I periti Giuseppe Alessio Messano, medico specialista in igiene e medico del lavoro, e Pasquale Avino, un chimico, che si sono occupati della vicenda hanno ritenuto il pesticida Clorpirifos-metile pericoloso per la salute, e hanno evidenziato, in sede di incidente probatorio, che se il sindaco Giada Gervasi non avesse chiuso le scuole gli alunni e il personale scolastico sarebbero stati esposti a dei rischi, in quanto avrebbero potuto sviluppare dermatiti, vertigini, sonnolenza e anche peggio.
Sulle responsabilità dell’accaduto sin dall’inizio delle indagini vi sono però stati diversi dubbi.
I carabinieri del Nas hanno trovato, perquisendo “La Rapida”, un prodotto analogo a quello incriminato.
Ma la ditta ha negato di aver utilizzato il pesticida nei lavori di disinfezione.