Aumentano i casi di Covid sull’isola, opposizione critica col sindaco

Il sindaco di Ponza Piero Vigorelli

Semideserta, senza quella massa di turisti che vi si riversa nel periodo estivo e popolata al momento solo da quegli isolani che durante la stagione invernale non si trasferiscono sulla terraferma, Ponza sta registrando un notevole aumento dei casi di Covid.

Sedici dal 24 novembre al 7 dicembre.


Una situazione davanti alla quale forti sono le critiche che l’opposizione muove al sindaco Francesco Ferraiuolo, precisando che non si tratta di allarmismo ma di un “allarme giustificato”.

All’inizio di giugno i positivi registrati sull’isola dall’inizio della pandemia erano 88 e ora sono 126.

Per il consigliere comunale ed ex sindaco Piero Vigorelli ha inciso il particolare che diversi ponzesi non si sono vaccinati a febbraio e a maggio, nelle due campagne di vaccinazione promosse dall’Asl di Latina.

Ma a pesare, sempre secondo l’ex primo cittadino, c’è anche il fatto che non c’è ancora stata una campagna per la terza dose.

“Non risulta – sostiene – che il sindaco si sia attivato in questa direzione. Come del resto il suo assessore alla sanità, Gennaro di Fazio, colui che cinque anni fa aveva promesso solennemente che a Ponza sarebbe arrivato un pediatra e che ora si arrampica sugli specchi per tentare di giustificare il suo fallimento”.

La situazione, per Vigorelli, è preoccupante: “Servono misure urgenti per garantire che il numero dei contagiati non aumenti. Le deve prendere il sindaco, nella sua autonomia, come hanno fatto tanti sindaci in Italia, allo scopo di scongiurare che Ponza cambi colore, da zona bianca a gialla o arancione o, peggio, rossa… Con tutte le conseguenze che ciò comporta, in materia di limitazione delle libertà e della socialità per i ponzesi”.