Omicidio alla festa indiana, il gip mette in carcere l’arrestato

La vittima, Jaghsheer Sumal

Ha respinto le accuse, ma non ha convinto il gip Giuseppe Cario il 38enne Singh Jiwan, commerciante arrestato con l’accusa di aver massacrato di botte e ucciso, tra il 30 e il 31 ottobre scorso in una casa colonica a Borgo Montello, il connazionale Singh Jaseer, di 29 anni, che stava festeggiando la nascita del figlio.

L’indagato, difeso dall’avvocato Amleto Coronella, che secondo gli inquirenti avrebbe organizzato una spedizione punitiva per cercare di ribadire il suo controllo sulla comunità indiana e colpire chi non avrebbe fatto spesa nel suo negozio, ha sostenuto che la notte del delitto si era recato in via Monfalcone con altri connazionali e si era poi allontanato appena esplosa una lite tra due gruppi, sentendo anche degli spari e venendo colpito con un bastone a un braccio.


Il racconto del 38enne non ha convinto il gip, che ha disposto per il commerciante la misura della custodia cautelare in carcere.

Proseguono intanto le indagini della squadra mobile e già sono stati inscritti sul registro degli indagati altri 18 cittadini di nazionalità indiana.