Imprenditoria femminile: le iniziative di finanza agevolata

Le difficoltà per le donne di avviare un’impresa sono maggiori rispetto a quelle affrontate dagli uomini, per ragioni che affondano le proprie radici nel passato e ancora oggi irrisolte. Ecco perché si sono registrate sempre più iniziative di finanza agevolata a favore delle donne: non sono rari i casi di idee di successo che hanno trovato piena realizzazione grazie a contributi agevolati o a fondo perduto, il booster che ha permesso di trasformare un’intuizione in realtà.

Di recente, il ministro Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto interministeriale che dà il via al Fondo Impresa Donna, destinato a dare sostegno concreto alle donne desiderose di diventare imprenditrici. Lo scopo del fondo, come racconta SkyTG24, è supportare le competenze e le attività delle imprese al femminile.
La misura mette a disposizione 40 milioni di euro più altri 400 milioni di risorse PNRR e prevede tre assi di intervento: nascita, consolidamento e diffusione e formazione della cultura imprenditoriale .


Il fondo Impresa Donna prevede sia contributi a fondo perduto che finanziamenti agevolati, destinati alle cooperative e alle società con 60% di socie donne, le società di capitale costituite da 2/3 di donne (consigli di amministrazione o quote), titolari di imprese individuali e lavoratrici autonome. Sono ammesse le imprese dei settori Agricoltura (compresa la trasformazione dei prodotti agricoli), Commercio, Artigianato, Servizi, Industria, Turismo con sede in Italia.
Ammesse spese sino a 250mila euro per le nuove imprese e 400mila euro per le imprese già esistenti. Sono incluse anche le persone fisiche che intendono avviare l’attività entro 60 giorni dall’accettazione della domanda.

Ma il fondo Impresa Donna è solo una delle diverse iniziative a favore dell’imprenditoria femminile. Accanto alla misura firmata di recente dal ministro Giorgetti, troviamo per esempio il nuovo Selfiemployement 2021, di cui possiamo leggere una guida approfondita redatta da Contributi PMI.

Selfiemployement è una misura che sostiene la nascita di nuove imprese di giovani e donne inattive, ossia non impegnate in attività lavorative al momento della domanda oppure occupate, ma con un reddito di lavoro basso. Le imprese ammesse devono avere forma di imprese individuali, società di persone (S.S, S.n.c., S.a.s.), cooperative, comprese le cooperative sociali. Così come il fondo Impresa Donna, anche Selfiemployement è destinata a sostenere le imprese dei settori più diversi, dalla produzione dei beni alla fornitura di servizi, dal commercio al turismo, dall’artigianato alla trasformazione e commercio di prodotti agricoli; i finanziamenti possono coprire spese legate all’acquisto di strumenti e attrezzature, software e hardware, materie prime e di consumo, semilavorati e prodotti finiti.

Anche in questo caso, la domanda va inoltrata tramite la piattaforma Invitalia.

Impresa Donna e il nuovo Selfiemployement 2021 sono due tra le misure del MiSe rivolte alle donne che desiderano dare vita a una propria impresa, non certo facile in un paese come il nostro: ma i tempi stanno cambiando.