Aggressione e violenza sessuale in strada, assolto in appello

Nove mesi in carcere e poi ai domiciliari.

Oltre un anno privato della libertà da innocente, con l’infamante accusa di aver cercato di stuprare una 22enne a Terracina, indossando un casco per nascondere il suo volto ed evitare così di essere identificato.


Angelo Gabriele Marchetti, 19 anni, di Sabaudia, condannato in primo grado a cinque anni di reclusione, è stato assolto dalla III sezione penale della Corte d’Appello di Roma per non aver commesso il fatto.

Il 3 giugno 2020 la giovane, mentre tornava a casa dopo aver trascorso una serata con un’amica, attorno alle 23 venne aggredita in pieno centro cittadino.

Un uomo, col volto appunto coperto da un casco, la buttò a terra, provocandole anche delle lesioni, e iniziò ad abusarne sessualmente.

Le urla della 22enne richiamarono però l’attenzione di un passante, che chiamò il 113, e l’aggressore, vistosi scoperto, si diede alla fuga.

Gli investigatori del commissariato di Terracina, raccolta la denuncia della vittima, iniziarono subito a indagare e analizzarono, tra l’altro, le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza della zona e le dichiarazioni del testimone.

Il 19enne venne così ritenuto responsabile di quella violenza sessuale e sottoposto a provvedimento di fermo, emesso dal procuratore aggiunto Carlo Lasperanza.

Interrogato, Marchetti negò, ma anche il gip lo considerò responsabile di quegli abusi e lo mise in carcere.

Poi la condanna in primo grado, con tanto di risarcimento alla vittima, e il ricorso in appello anche del procuratore generale, che puntava a veder condannato l’imputato pure alle pene accessorie, dall’interdizione perpetua dai pubblici uffici al divieto di frequentare determinati luoghi.

I difensori di Marchetti, gli avvocati Angelo Palmieri e Amleto Coronella, hanno però smontato le accuse, convincendo i giudici che non fosse il giovane l’autore della violenza.

Per il 19enne è così arrivata l’assoluzione.