I migliori modi di investire con l’oro

L’oro è il bene rifugio per eccellenza. Questo materiale prezioso è particolarmente apprezzato anche nei periodi economicamente più duri, come quello che stiamo vivendo.

In contesti come quello odierno, l’oro risulta spesso una vera e propria ancora di salvezza, anche per gli investitori più piccoli. Immune all’inflazione infatti, tale metallo è in grado di mantenere il proprio valore costante, a prescindere dalle dinamiche economiche circostanti.


D’altro canto, l’oro viene considerato da secoli e secoli il bene prezioso per eccellenza. Sin dall’antichità infatti, gli oggetti realizzati con esso sono stati sinonimo di ricchezza e potere. Di fatto, tale minerale ha accompagnato la nascita, lo sviluppo e il crollo di quasi tutte le civiltà.

Rispetto al passato però, oggi le modalità di investimento dell’oro sono cambiate considerevolmente. Se l’acquisto di un vero e proprio lingotto è una soluzione che in molte nazioni non è consentito, al giorno d’oggi esistono altre opzioni disponibili per possederlo anche senza poterlo toccare con mano.

In questo articolo affronteremo questa tematica, cercando di capire come investire parte del proprio capitale nell’oro attraverso le varie strategie possibili.

Investire con l’oro? Non solo lingotti

Va fatta una piccola premessa. Nonostante si possa investire in questo metallo in diversi modi, le fluttuazioni del mercato restano sempre e comunque collegate al valore “fisico” dello stesso.

Capire quanto costa l’oro al grammo dunque, è essenziale, così come cercare di percepire il trend di questo mercato stesso. Perché non affidarsi dunque ai classici lingotti? Questo tipo di bene, come è facile intuire, può attirare l’attenzione di malviventi.

Anche optando per monete o gioielli realizzati con questo prezioso metallo, la situazione non cambia. Oltretutto l’oro lavorato ha un prezzo differente ed una forbice maggiore all’atto dell’acquisto e della vendita. Forbice che non è molto favorevole se non sul lungo periodo.

Non solo: l’acquisto di questo materiale, necessita per i suddetti motivi del noleggio di una cassetta di sicurezza in una banca (o dell’acquisto di una cassaforte per conservare l’oro autonomamente).

Ammesso che si vogliano fare i conti con i rischi legati ai furti e i costi legati alla conservazione, va poi tenuto comunque conto dell’andamento del mercato. Sebbene l’oro offra una ciclicità più stabile e prevedibile rispetto ad altre materie prime, è bene sapere quando è il momento giusto per acquistare.

Affidarsi ad istituti che forniscono adeguate garanzie e certificazioni risulta ovviamente un requisito fondamentale per muoversi in questo settore.

ETF e CDF: le alternative all’investimento classico

Per evitare l’acquisto vero e proprio di lingotti o monete è possibile affidarsi comprando azioni di aziende che trattano questo mercato. In tal modo, l’investitore può “cavalcare” l’onda del momento ottenendo l’aumento del proprio capitale.

Sotto questo punto di vista, esistono diverse alternative accessibili agli investitori. I CFD per esempio (contratto per differenza), sono strumenti derivati legati all’andamento del valore dell’oro.

Si tratta di contratti che permettono sia di puntare al rialzo (guadagnando quando il prezzo sale) che al ribasso (di fatto “scommettendo” sul calo del valore dell’oro). I CFD permettono investimenti piuttosto aggressivi, capaci di portare una resa consistente nel breve periodo.

Un’alternativa decisamente interessante sono gli EFT. Si tratta di fondi diversificati, che permettono di differenziare l’investimento (dunque di ridurre drasticamente il rischio di perdita).

Questa modalità d’azione è ideale per chi desidera investire denaro pur non essendo estremamente esperto nel settore.

Compagnie minerarie

Infine, va considerata anche la possibilità di un investimento diretto verso le compagnie che si occupano dell’estrazione dell’oro. In tal senso, si parla del classico mercato azionario, attraverso cui acquistare le azioni di una specifica azienda.

Le azioni acquistate dunque, tenderanno a seguire le oscillazioni del materiale prezioso, seppur con sbalzi più contenuti. Sebbene questo tipo di mercato sia legato a una economia più classica, può fornire un asset apprezzabile nel contesto di un portafoglio variegato.

Perché conviene ancora investire nell’oro?

Che si tratti di un acquisto fisico, di ETF/CDF o di azioni, l’investimento dell’oro rappresenta ancora un bene di rifugio ideale per tutelare i propri risparmi.

La bassa volatilità infatti, soprattutto in ottica di un acquisto di lingotti e simili, permette di “congelare” il proprio patrimonio rendendolo immune a periodi di scarsa mobilità dell’economia.

Diversamente da quanto si possa pensare, l’oro ha i suoi momenti di gloria quando succedono crisi politiche, guerre, instabilità a livello globale o epidemie come quella del 2019. Ma il maggior indicatore, essendo legato ad esso in modo stretto, l’oro sale quando il dollaro scende. Proprio per tale motivo viene considerato “bene rifugio”

Anche nell’ambito del mercato azionario infatti, questa stabilità può pregiudicare strategie più aggressive, capaci di incrementare il denaro investito. Non solo: in caso di calo di prezzo, la scarsa volatilità, potrebbe bloccare l’investimento per un lungo periodo (proprio per questo, è bene rendere vario il proprio portafoglio).

Al di là di ciò, la possibilità di mettere il proprio denaro a riparo da qualunque tipo di evento, rende comunque l’oro una componente interessante per qualunque tipo di strategia di investimento.