Seconda condanna per Valentina Travali, esponente dell’omonimo clan, e sempre per reati compiuti dopo essere stata messa ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta antimafia denominata “Reset”, per cui la Dda di Roma non ha ancora fatto richieste di giudizio.
La prima è stata relativa alla droga, 49 grammi di cocaina, che le ha trovato in casa la Polizia, in un blitz compiuto il 12 marzo scorso dopo che proprio i Travali avevano realizzato un video rap per inneggiare agli arrestati e si vedeva lei contare delle banconote, e ora ne è arrivata un’altra per un’arma, una penna-pistola calibro 22, con un bossolo all’interno e un centinaio di cartucce di vario calibro, che, sempre durante quella perquisizione, le hanno trovato gli investigatori.
La prima condanna è stata a sette anni e due mesi di reclusione e la seconda, emessa dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mario La Rosa, a due anni di reclusione.