7 cose da sapere sull’implantologia a carico immediato

L’implantologia dentale è una branca dell’ortodonzia grazie alla quale, oggi come oggi, è possibile tornare a sentirsi a proprio agio con un sorriso perfetto nonostante incidenti, patologie e problematiche legate all’età. Nel momento in cui la si guarda più da vicino, non si può non chiamare in causa tutto quello che ruota attorno all’implantologia a carico immediato. Di cosa si tratta di preciso? Di un approccio tecnico che consente di sfoggiare i denti fissi lo stesso giorno in cui si mettono gli impianti o massimo 24/48 ore dopo. Per aiutarti a conoscere meglio questa innovazione, nelle prossime righe abbiamo elencato sette cose che bisogna assolutamente sapere nel momento in cui la si chiama in causa.

 


La bassa invasività

Nell’ambito dei timori che caratterizzano i pensieri di chi deve fare un impianto dentale, la paura delle conseguenze dell’invasività dell’intervento occupa un posto d’onore. Addirittura, c’è chi, già non a proprio agio dal dentista, rinuncia all’impianto. Queste problematiche non sussistono grazie all’implantologia a carico immediato, che spesso non prevede né lo scollamento delle gengive, né l’incisione delle stesse.

 

L’applicazione

Nella maggior parte dei casi, questa tecnica viene applicata nei frangenti in cui è necessario intervenire con impianti dentali su intere arcate.

 

Le controindicazioni

L’implantologia a carico immediato è una tecnica che garantisce grandi soddisfazioni a numerose tipologie di pazienti. Nonostante ciò, è possibile comunque parlare di controindicazioni, che risultano essere effettivamente molto rare.

Certe condizioni di salute generale o terapie farmacologiche possono rendere controindicata l’implantologia; a questo scopo è fondamentale confrontarsi con il proprio dentista di fiducia per valutare in maniera individualizzata la fattibilità dell’intervento.

 

Il ruolo della tecnologia

La tecnologia ha cambiato tantissimo la gestione delle cure dentali negli ultimi anni e, chiaramente, anche nel caso della tecnica protagonista di questo articolo ha un ruolo basilare. Entrando nel vivo della questione, è possibile chiamare in causa la TAC 3D, che riguarda nello specifico la mandibola e il distretto mascellare superiore. Archiviato questo step, entra in gioco un software di elaborazione tridimensionale che, partendo dalle strutture inquadrate con la TAC, simula l’inserimento dell’impianto dentale.

In questo modo, il professionista può avere, già da prima di mettere le mani nella bocca del paziente, un’idea chiara in merito alle inclinazioni a cui fare riferimento durante l’atto chirurgico.

 

I risultati a lungo termine

Quando ci si approccia all’implantologia a carico immediato, è bene essere consapevoli del fatto che, anche a distanza di tanti anni, è possibile parlare di risultati soddisfacenti. Non a caso, si tratta di una tecnica che viene scelta anche per pazienti giovani.

 

Il nodo dei prezzi

Come in tutti i casi quando si parla di implantologia anche in questo sono numerose le persone che si fanno domande sui prezzi. Non è possibile dare una risposta scritta sulla pietra in merito. Tutto, infatti, dipende dall’entità dell’intervento. Nei casi in cui, per esempio, si ha a che fare con impianti di un singolo dente, si può andare dai 1.200 ai 3.000 euro circa. Nelle situazioni, già citate e molto frequenti, dell’impianto su un’intera arcata, la forbice di prezzo va dai 7.000 ai 14.000 euro. Si tratta ovviamente di stime di massima che possono variare proprio in relazione alla necessità di ricostruzione dell’osso e dai materiali utilizzati per realizzare i nuovi denti. Si può infatti avere a che fare con variazioni ulteriori – e notevoli – legate anche alla zona del Paese dove si trova lo studio del dentista.