Un momento di grande emozione, quello vissuto giovedì presso il Comune di Gaeta dal personal brand di comunicazione positiva Desert Miraje™. Nell’aula consiliare si è tenuta la conferenza stampa conclusiva di ‘Giovani oasi si raccontano’, il ciclo di eventi culturali che la scorsa estate ha visto protagonisti numerosi ragazzi del Golfo. Diversità, inclusione, valorizzazione territoriale, arte, sostenibilità ambientale, talenti, sono stati alcuni dei punti toccati dalle emozionanti storie ascoltate sul Bastione La Favorita e in piazza Goliarda Sapienza, mentre in concomitanza venivano raccolti fondi per il progetto dei servizi sociali ‘Reti solidali-Vivere il territorio’.
Alla presenza del sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano e della delegata alle Politiche Sociali Lucia Maltempo è avvenuta la consegna dell’assegno. “Una bellissima iniziativa – ha commentato il primo cittadino – il tentativo di aiutare i più fragili dovrebbe essere uno degli interessi primari della collettività, perché tutti dobbiamo partecipare alla crescita del nostro tessuto sociale ed economico. Allo stesso tempo, è importante saper riconoscere i meriti, tutti abbiamo bisogno della pacca sulla spalla per caricarci di energia e fare al meglio il nostro lavoro. Grazie di cuore a Desert Miraje™ per questo dono”.
“Vorrei che questa iniziativa fosse l’esempio per quello che i giovani possono fare – ha detto Maltempo – un lavoro che ha richiesto tempo, energie, risorse. I giovani nella nostra città ci sono, e hanno bisogno di fiducia, di ascolto. Dobbiamo dare loro le giuste opportunità. Il nostro augurio è che Giovani oasi si raccontano diventi un appuntamento fisso e che sia da apripista per altre iniziative di questo tipo”.
Tra i presenti anche i rappresentanti di Reti solidali, progetto che mette in rete enti, associazioni e organizzazioni di volontariato tra cui: Comune di Gaeta, Pro Loco Gaeta, Centro di ascolto Caritas don Luigi Di Liegro, associazione Fraternità di San Nilo, Fondazione don Cosimino Fronzuto, associazione Insieme immigrati in Italia, Sovrano ordine di Malta delegazione Gaeta, ADRA sede di Gaeta, Croce Rossa Italiana Comitato Sudpontino ODV.
“I servizi sociali sono una grande realtà del nostro Comune, sebbene siano abituati a lavorare nell’ombra – ha continuato Maltempo – una realtà impegnata e consistente, visto che ogni anno vengono stanziati oltre 1 milione di euro per questo settore. Reti solidali è il frutto di collaborazione e sinergia. Un lavoro che ogni giorno avviene in maniera silente ma caparbia, con tanto tanto amore. Ne è stato un esempio il periodo del primo lockdown, in cui tutti ci siamo supportati in rete per aiutare chi ne aveva bisogno”.
Ed è questo l’obiettivo di Giovani oasi si raccontano: mettere in rete giovani e istituzioni, territorio, associazioni, generazioni, artisti e lavoratori. Perché i giovani sono realtà concreta, sono il presente. “Sono molto emozionata per questa iniziativa, anche Miriam ha partecipato insieme a Lino Ferro e ad altri ragazzi e ragazze del territorio al servizio civile. Noi speriamo di accendere in loro lo spirito solidale” ha commentato la dottoressa Maria Serena Taglialatela.
Tra gli interventi quello di Bruno, volontario del Centro di ascolto Caritas don Luigi Di Liegro, e di Davide Piras, presidente della Fondazione don Cosimino Fronzuto: “Lodevole iniziativa, anche perché ci è stata data la possibilità di incontrarci e raccontare quello che ogni giorno proviamo a fare con amore per il nostro territorio e per le persone” ha dichiarato.
“Sono io che ringrazio tutti e tutte per l’opportunità, soprattutto le persone che hanno partecipato all’iniziativa, chi sostenendola, chi donando – ha concluso Miriam Jarrett, founder di Desert Miraje™ e organizzatrice degli eventi – Giovani oasi voleva infondere speranza, e siamo felici che ci sia riuscito. Il coraggio è la vera bussola del nostro cammino. La stella più brillante nella notte della vita. Non importa in quale condizione ci troviamo, dove siamo, in quale punto del deserto ci siamo fermati. Nel momento in cui riusciremo a intravedere un miraggio all’orizzonte non dovremo fare altro che crederci e inseguirlo. Ci porterà in un’oasi bellissima, fatta di speranza, tanta speranza. Se ognuno di noi desse un pezzetto di ciò che può, il mondo diventerebbe migliore. Diventerebbe quell’oasi meravigliosa”.