Ucciso e poi sciolto nell’acido, fissato il processo per i due imputati

Processo ai due parenti dell’ex maresciallo dell’Aeronautica Militare, Arrigo Casconi, ucciso e poi sciolto nell’acido.

Augusto Casconi e Gaspare Caraffi, fratello e cognato della vittima, accusati di omicidio volontario e occultamento di cadavere, difesi dagli avvocati Angelo Palmieri, Sinuhe Luccone e Angelo Pincivero, hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato, dunque allo stato degli atti, e il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mario La Rosa, ha fissato per loro l’udienza il prossimo 24 febbraio.


L’ex maresciallo, un 62enne, alla fine di giugno del 2015, sparì da Roccasecca dei Volsci e le sue ossa vennero trovate dopo cinque giorni di ricerche su un terreno che aveva il sottufficiale nella zona.

Dalle analisi compiute dai carabinieri del Ris emerse che il cadavere era stato sciolto nell’acido.

Per i due indagati, ritenendo troppo deboli gli indizi raccolti, il sostituto procuratore Giuseppe Miliano aveva chiesto l’archiviazione, ma la richiesta è stata respinta dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario, che ha ordinato alla Procura di formulare i capi d’accusa.

Secondo gli inquirenti, Casconi venne ucciso dagli attuali imputati per “futili motivi”, relativi a contrasti sui diritti di passaggio su terreni agricoli confinanti.

I due avrebbero poi cercato con l’acido di distruggere il cadavere e cancellare così ogni traccia del delitto.