Quattro condanne per i corsi “fantasma”.
La Corte dei Conti ha condannato la società consortile “Mediroyal” di Latina, la 60enne romana Maria Favilli, l’80enne Carlos Julio Brusco, di Velletri, e il 71enne Renato Cicala, di Roma, a risarcire la Regione Lazio per aver ottenuto, tra il 2011 e il 2012, finanziamenti al fine di tenere una serie di corsi di formazione, in base a quanto previsto dal bando denominato “Sprinter II”, che in realtà non sarebbero mai stati svolti o comunque per i quali non è mai stata presentata documentazione utile a dimostrare che le attività formative che si erano obbligati a svolgere erano state tenute così come previsto.
Una vicenda su cui ha indagato la Guardia di finanza.
Nello specifico, alla “Mediroyal” sono stati contestati i finanziamenti per tre corsi, per i quali erano stati concessi 221.472 euro di finanziamenti, che la società avrebbe dovuto tenere con l’associazione “Iswel”, di cui Cicala era amministratore e la Favilli è stata ritenuta amministratrice di fatto.
La Favilli è stata poi ritenuta responsabile, in una vicenda analoga, per i 221.760 euro di finanziamenti erogati alla cooperativa Insieme per uno sviluppo sostenibile, di cui era amministratrice.
Brusco è stato invece condannato come amministratore della cooperativa Lavinia, che per due corsi aveva ottenuto 147.904 euro.
Condannata dunque Maria Favilli a risarcire alla Regione Lazio un danno di 443.232 euro, dei quali 221.472 in solido con Renato Cicala e con “Mediroyal”, a loro volta condannati. E condannato Brusco a risarcire 147.904 euro.