“Noi, sentinelle del territorio”: cacciatori a guarda dell’ambiente, l’iniziativa

L’Anlc – Associazione Nazionale Libera Caccia di Latina ha deciso di non rimanere inerte di fronte al crescente degrado e, in alcuni casi più gravi, alla distruzione dell’ambiente.

“A nulla – dice il presidente del sodalizio, Gabriele Tullio – sono servite le giornate ecologiche da noi organizzate nel corso degli anni con impiego di decine di volontari che si sono adoperati con impiego esclusivo di mezzi e risorse proprie. Per vedersi etichettatati il più delle volte come coloro che vogliono ripulire la propria coscienza. Riteniamo che la conservazione dell’ambiente sia indispensabile non solo per la salvaguardia della specie umana ma anche delle specie selvatiche e tra esse, delle specie considerate cacciabili.


Gabriele Tullio

Il termine ambientalista identifica colui che difende l’ambiente e non colui che è si pone – a volte solo ideologicamente – contro la caccia. L’ambientalismo autentico ha radici profonde che originano in quel mondo rurale caratterizzato dalle attività agro-silvo-pastorali comprese la caccia e la pesca. Mondo rurale cui sono estranei gli ambientalisti di professione. Ed in quel mondo gli uomini cacciatori, come proprio fondamento spirituale, filosofico ed in primis materiale, esprimono la difesa ad ogni costo dell’ambiente.

Da sempre l’uomo cacciatore è il primo vero ambientalista e, purtroppo, il mondo venatorio è stato scippato (o, si è fatto scippare) tale caratterizzazione dal moderno ambientalismo da salotto. E’ noto che la maggior parte delle specie animali minacciate ed in pericolo (in particolare anche specie che mai sono state oggetto di prelievo venatorio) trovano nella perdita di habitat motivo di pericolo al proprio stato di conservazione. Tali conclusioni sono state evidenziate anche da importanti istituti ed associazioni come Iucn (International Union for Conservation of Nature), Birdlife International, ed ultimamente dai Farmland Bird Index (FBI).

Si pone in risalto – continua Tullio – che la perdita di habitat ed una agricoltura intensiva siano la causa reale del declino di tantissime specie di uccelli, tra l’altro alcune di queste da sempre protette, a tutto vantaggio dell’aumento numerico incontenuto di specie opportuniste come, per esempio, i corvidi. E’ stato altresì evidenziato come lo stato di conservazione di alcune specie cacciabili risulti stabile o in aumento.

Per queste importanti ragioni invitiamo tutti i cacciatori della Provincia a fornirci indicazione dei luoghi ove si accerti l’esistenza di discariche abusive e qualsiasi diversa forma di inquinamento con l’ausilio di rilievi fotografici.

Sarà onere della struttura provinciale segnalare alle autorità competenti e ai Comuni che
dovranno provvedere ai dovuti interventi di tutela ambientale. Invitiamo tutti i circoli a divulgare l’iniziativa”.