Dopo la petizione, chiesto un incontro al sindaco per la mostra “Come eravamo”

E’ ancora mistero sui tabelloni della mostra “Come eravamo” scomparsi l’ultima settimana di luglio da Corso Vittorio Emanuele II nel Comune di Sabaudia. L’episodio sollevò molte critiche soprattutto sui social nonchè il dubbio che fosse stato il Comune a farli rimuovere. Dal canto suo l’amministrazione comunale smentì parlando di atto vandalico, il sindaco Giada Gervasi fece poi sapere che erano in corso indagini da parte della Polizia Locale.

Tuttavia su poco dopo la notizia della sparizione era stata lanciata una petizione su iniziativa dell’ex consigliere comunale, Marcello Pastore  di Eugenio Rambaldi che nelle scorse ore ha superato l’obiettivo prefissato delle 500 firme, arrivando a 600.


Ed ora i cittadini vogliono saperne di più quindi dai promotori dell’iniziativa è stata inoltrata una lettera al sindaco in cui si chiede anche un incontro. ” Facendo anche seguito i suoi comunicati relativi alla sua disponibilità a ricevere qualunque cittadino abbia necessità di esporle delle problematiche, i circa 600 firmatari della petizione in oggetto desidererebbero inviare una propria ristretta delegazione per incontrarla e per poterle consegnare le firme raccolte, confrontandosi con lei in merito alle possibili iniziative future che la Amministrazione Comune intende portare avanti per la riqualificazione della mostra. Siamo dunque qui a chiedere a lei e/o alla sua segreteria di indicare ai promotori della petizione una possibile data per lo svolgimento di tale incontro”. Questo quanto contenuto nella lettera.

Nella petizione è stata avanzata l’ipotesi di collocare la mostra in cui sono raffigurati importanti momenti storici attraverso gli scatti delle famiglie di Sabaudia, in una sede più consona anche in considerazione dei numerosi atti vandalici ai danni dei pannelli.