Dalla Città di Aprilia la cittadinanza onoraria al Prof. Fabio Ricci

Nell’aula “Luigi Meddi” del Comune di Aprilia, nel pomeriggio del 16 settembre scorso, si è tenuta una seduta speciale del Consiglio Comunale con un solo punto all’ordine del giorno: la consegna della pergamena con la motivazione della cittadinanza onoraria al prof. Fabio Ricci.

Nel giugno scorso, all’unanimità, lo stesso Consiglio aveva infatti deliberato di insignire il professor Ricci, direttore clinico della Breast Unit del S. Maria Goretti di Latina, del prestigioso riconoscimento, non solo per le sue doti di chirurgo senologo, ricercatore e docente, peraltro riconosciute a livello internazionale, ma soprattutto per le doti umane di questo “medico illuminato che sta dedicando la vita alla lotta contro il tumore al seno e che, nel curare le tante donne che purtroppo ne sono affette, sa prestare attenzione anche alle cicatrici del cuore che sempre accompagnano l’insorgere del cancro, “big killer del secolo”.


Attraverso il Prof. Ricci, inoltre, “ottimo medico e grande uomo”, la comunità di Aprilia ha inteso omaggiare tutta l’équipe della Breast Unit da lui voluta qualche anno fa insieme al dott. Carlo De Masi, altro grande professionista dalle eccellenti capacità umane e professionali.

Quali testimoni della Breast Unit erano presenti la Case Manager Marcella Schembari e il Coordinatore Infermieristico Evangelista Fusco.

Il prof. Fabio Ricci e il sindaco di Aprilia Antonio Terra

E’ stata sottolineata l’importanza delle U.O. Universitarie della Sapienza di Roma – Polo Pontino, con l’apporto nella ricerca della professoressa Antonella Calogero e della struttura Universitaria, che come ricordato dal direttore del distretto sanitario dott. Bellardino Rossi opera nella Città nel settore oncologico attraverso i suoi medici Giovanni Pisanelli Codacci, Gianpaolo Spinelli e Luigi Rossi, collaborando con Latina per salvare la vita delle donne che si ammalano.

E non è tutto: nell’avvicinarsi del Mese di Ottobre, dedicato alla Campagna Mondiale Nastro Rosa, con il passaggio ideale del testimone da Aprilia a Cori, alla presenza del dott. Alessandro Novaga, la Breast Unit insieme alle Presidenti delle Associazioni ANDOS provinciali di Sezze e di Fondi Anna Maria De Renzi e Regina Abagnale, la Presidente della LILT dott.ssa Nicoletta D’Erme, hanno inteso lanciare un appello sull’importanza della prevenzione, arma potente per sconfiggere il cancro, fronteggiandone con corretti stili di vita, limitazione dell’alcool, abolizione del fumo e della sedentarietà e principalmente l’adesione agli Screening Istituzionali della Regione, l’insorgenza della patologia.

Un appello a rivolgersi alle Breast Unit che, dati alla mano, assicurano alle donne un 20% in più di probabilità di guarire dal tumore al seno, il prof. Ricci, commosso, ha ringraziato tutti i presenti, a partire dal Sindaco Antonio Terra, Il Presidente Pasquale De Maio, l’intero Consiglio comunale, l’assessore Francesca Barbaliscia, la presidente dell’Andos di Aprilia Resy Lanciano (che ha avanzato la proposta di cittadinanza poi votata all’unanimità dalla massima assise), il sindaco di Latina Damiano Coletta, l’assessore di Sermoneta Sonia Pecorilli in rappresentanza della Sindaca Giuseppina Giovannoli, la Direttrice Sanitaria Aziendale dott.ssa Laide Romagnoli.

La dottoressa Romagnoli in rappresentanza della Direttrice Generale dott.ssa Silvia Cavalli nel suo intervento molto apprezzato dalla platea, ha sottolineato l’importanza e il lavoro svolto dalla Breast Unit di Latina, rimarcando la vicinanza della Direzione Generale alle pazienti affette da tumore al seno, curate nella nostra Azienda.

La commozione si è fatta generale quando una donna, a nome di tante altre pazienti del prof. Ricci, operate negli anni o attualmente dentro il “durissimo percorso” della cura per uscire dal tunnel della malattia, ha letto una poesia ripetendo la frase “Sono una guerriera”.

In effetti sono tante le donne che si sono rivolte e si rivolgono ogni giorno alla Breast Unit del prof. Ricci che, anche nei mesi difficili della pandemia da Covid, ha continuato con la sua équipe multidisciplinare ad operare anche al di fuori del Goretti presso l’ICOT di Latina e l’ospedale di Terracina, assicurando di fatto una continuità di cure per le donne colpite dalla malattia. Questo risultato è stato possibile grazie alla lungimiranza dei vertici dell’Azienda Sanitaria e dell’ICOT. In sintesi questa Cittadinanza vuole essere un riconoscimento alla Azienda Sanitaria e all’equipe multidisciplinare della Breast Unit che doverosamente e profondo senso etico, hanno voluto riaffermare i diritti delle donne colpite dalla malattia, diritti naturali, universali, inalienabili e indivisibili ad essere prese in carico e curate secondo i migliori standard di qualità e sicurezza”.