Stalking condominiale, 46enne finisce agli arresti domiciliari

Mercoledì pomeriggio gli agenti della Questura di Latina hanno dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal Tribunale di Cassino nei confronti di un 46enne di Gaeta: è stato disposto l’aggravamento della misura cautelare del divieto di avvicinamento con quella degli arresti domiciliari.

L’indagato, accusato di stalking condominiale, il 19 febbraio scorso era già stato sottoposto al divieto di avvicinamento ai componenti di un nucleo familiare che abita nel suo stesso condominio. Alla base del provvedimento, spiegano dalla Questura, “le continue vessazioni che erano stati costretti a subìre”. Peccato che, da allora, secondo le ricostruzioni dell’autorità avrebbe più volte violato le prescrizioni impostegli.


Il commissariato di Polizia di Gaeta

“In particolare D.S.F., gravato da numerosi pregiudizi di polizia, aveva continuato incessantemente ad ingiuriare e a minacciare di morte l’intera famiglia negli spazi condominiali comuni, evidenziando una spiccata pericolosità sociale”, recita una nota dalla Questura.

L’autorità giudiziaria di Cassino, accogliendo l’ipotesi investigativa formulata dai poliziotti del Commissariato di Gaeta con una dettagliata informativa di reato, ha quindi disposto l’aggravamento della misura a cui il 46enne era sottoposto con quella più afflittiva degli arresti domiciliari, al fine di soddisfare le esigenze “special-preventive”.