Classi energetiche degli edifici: quali sono e perché sono importanti

Anche se apparentemente la definizione della classe energetica di un edificio sembra una questione irrilevante, in realtà essa è molto importante. Infatti secondo le norme di legge il proprietario di un immobile deve avere l’attestato di prestazione energetica, che deve essere messo a punto da un tecnico qualificato. Per esempio l’attestato di cui stiamo parlando è obbligatorio quando una casa si mette in vendita o in affitto. In questo modo l’acquirente o l’inquilino possono rendersi conto di quanto ammonteranno le spese per i consumi energetici. Ma quali sono le classi energetiche di un edificio? Cerchiamo di scoprirne di più a questo proposito.

Quali sono le classi energetiche di un immobile

Le classi energetiche sono dieci. Sono esattamente A4, A3, A2, A1, B, C, D, E, F e G. La classe energetica G è quella che più evidenzia la mancanza in termini di risparmio energetico e di efficienza. La più virtuosa invece è la prima di queste classi che abbiamo nominato, ovvero la A4.


Comunque dobbiamo sempre tenere presente il fatto che ogni classe è definita con un valore minimo e un valore massimo, che indicano la sua prestazione energetica. Un immobile, inoltre, sempre per misurare la sua efficienza energetica, viene definito in base all’indice di prestazione energetica globale, che è indicato con la sigla EPgl. Questo indice permette di valutare qual è il consumo energetico complessivo di un immobile.

Quali sono i fattori che incidono sulla classe energetica

Vediamo adesso quali sono i fattori di cui tenere conto per stabilire se un immobile rientri all’interno di una determinata classe energetica. Sono tutti quegli elementi che un tecnico qualificato prende in considerazione, valutando il consumo energetico in un anno al metro quadrato.

Sono molti questi fattori che devono essere considerati. Per esempio fra di essi abbiamo anche le finiture dell’edificio, il tipo di pavimento, le pareti, le tipologie di infissi, gli eventuali sistemi di isolamento e la realizzazione del tetto.

Alcune di queste strutture, per come sono realizzate, consentono di ottenere un maggiore isolamento termico. Quindi, poiché hanno la possibilità di determinare un maggior o un minor dispendio di energia, richiedono più o meno consumi energetici.

Il tecnico, per mettere a punto il suo attestato di prestazione energetica e quindi per riuscire a determinare a quale classe energetica appartenga un determinato immobile, tiene conto anche del piano in cui un appartamento è inserito. Infatti in generale possiamo dire da questo punto di vista che le prestazioni energetiche sono migliori quando un appartamento è posto tra altri due.

Ci sono poi altri fattori sempre molto importanti di cui tenere conto, come per esempio l’installazione di impianti che sfruttano le energie rinnovabili, come la presenza di un impianto fotovoltaico. Anche il tipo di caldaia che si trova installata in una casa influisce sulla prestazione energetica, perché le caldaie a condensazione, per esempio, offrono un’efficienza energetica molto più alta.

Perché è importante l’efficienza energetica

Stabilire la classe energetica di un appartamento o di un immobile in generale è davvero, come abbiamo detto, essenziale. Infatti la legge prevede che negli annunci immobiliari venga specificata anche la classe energetica a cui l’immobile appartiene, oltre ad essere evidenziate altre caratteristiche, come per esempio il numero dei locali, la superficie e i servizi.

D’altronde investire per migliorare la classe energetica della propria casa è davvero importante, perché un appartamento che rientra in una classe energetica particolarmente virtuosa avrà un valore di mercato più alto.

Non è un caso il fatto che molti proprietari, proprio quando si apprestano a vendere il loro appartamento, vogliono realizzare delle migliorie per aumentare la classe energetica, anche attraverso l’installazione di termosifoni più moderni o mediante la realizzazione di un cappotto termico.