Si appropriò del denaro dei biglietti dei musei, condannata

Condannata la dipendente del Ministero dei beni culturali che si appropriò delle somme pagate dai visitatori dei musei di Sperlonga e Formia.

La Corte dei Conti, accogliendo la richiesta della Procura contabile, ha condannato Vera Di Carlo a risarcire quasi 95mila euro.


Il denaro, secondo gli inquirenti, era stato utilizzato dall’impiegata per cercare di ripianare i debiti relativi alle tante perdite al gioco.

La Di Carlo era assegnata dal Mibac al Polo museale del Lazio, con la qualifica, all’epoca dei fatti, di agente contabile del Museo archeologico nazionale di Formia e del Museo archeologico nazionale e area archeologica di Sperlonga.

Dalle indagini svolte dalla Guardia di finanza di Fondi, nel 2018 si è impossessata di 91.352 euro, derivanti dagli incassi della vendita dei biglietti d’ingresso dei due musei.

La difesa ha sostenuto che non era capace di intendere e volere, essendo vittima di ludopatia, ma i giudici hanno ritenuto il contrario.

La Di Carlo è inoltre già stata condannata sul fronte penale, in primo grado, a due anni e otto mesi di reclusione con l’accusa di peculato.